La Regione Emilia-Romagna ha deciso di potenziare in modo consistente le risorse per la protezione civile, raddoppiando il budget rispetto al passato. Quasi 50 milioni di euro già disponibili saranno destinati alla manutenzione di corsi d’acqua, versanti franosi e zone costiere. L’obiettivo è proteggere il territorio e garantire la sicurezza dei cittadini. A gestire questi fondi sarà l’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio, che punta a un lavoro più preventivo, piuttosto che a intervenire solo dopo le emergenze.
Soldi in arrivo e più personale per l’agenzia regionale
Il budget per la protezione civile passa da 24 a quasi 50 milioni di euro. A comunicarlo è stata la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, che ha sottolineato la necessità di rafforzare in modo stabile la difesa del territorio, non con interventi sporadici o temporanei.
Oltre alla manutenzione di fiumi, versanti e coste, i fondi serviranno anche a rafforzare l’organico tecnico dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio. Più personale significa più occhi sul territorio, per monitorare e intervenire in anticipo.
Questi fondi straordinari sono stati inseriti nel bilancio triennale 2025-2027, approvato da poco. La strategia è chiara: non limitarsi a intervenire dopo le calamità, ma costruire un sistema che prevenga i danni. Il lavoro dell’agenzia si concentra su controlli costanti e sulla cura preventiva del territorio.
Ricostruire dopo l’alluvione del 2023: i lavori in corso
L’Emilia-Romagna paga ancora il prezzo dell’alluvione di maggio 2023. Per la ricostruzione sono stati messi sul piatto oltre 2,7 miliardi di euro. Di questi, circa 490 milioni sono stati destinati a interventi urgenti affidati ai comuni e alle province coinvolte.
Il resto dei fondi è indirizzato a opere più strutturali: 1,5 miliardi sono stati messi a disposizione per riparare strade, linee ferroviarie e altre infrastrutture. Il restante budget serve a rimettere a posto scuole, ospedali, case popolari e impianti sportivi.
Dietro questi investimenti c’è un piano chiaro: mettere in sicurezza il territorio e riportare la vita di tutti i giorni alla normalità. Questi lavori puntano anche a rinnovare infrastrutture fondamentali per evitare che tragedie causate da eventi climatici estremi si ripetano.
I cantieri aperti: numeri e avanzamento lavori
Al momento, l’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio gestisce 273 cantieri in diverse province: Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 126 sono già terminati, 80 sono in corso e 67 sono ancora in fase di progettazione.
I lavori riguardano principalmente la manutenzione di corsi d’acqua e versanti per prevenire frane e allagamenti, oltre al consolidamento delle zone costiere. Complessivamente, gli investimenti superano i 373 milioni di euro, a conferma di un impegno solido e costante.
Questi cantieri sono fondamentali per limitare i rischi legati ai dissesti idrogeologici, un problema che interessa molte aree della regione. Distribuiti sul territorio, garantiscono una presenza continua e tempestiva, essenziale per evitare danni più gravi.
I numeri raccontano un lavoro complesso, che richiede coordinamento e attenzione. Il risultato è un sistema pronto a rispondere in fretta e a preparare il territorio a fronteggiare eventuali emergenze future.
Ultimo aggiornamento il 6 Agosto 2025 da Matteo Bernardi