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Emilia-romagna lancia sportelli gratuiti nei consultori per contrastare molestie e violenze sul lavoro

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Sportelli gratuiti in Emilia-Romagna contro molestie e violenze sul lavoro. - Unita.tv
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Una nuova iniziativa prende forma in Emilia-Romagna per affrontare molestie e violenze nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione alle donne. L’intesa tra Regione e sindacati mira all’attivazione di servizi di ascolto e supporto psicologico nei consultori familiari, segnalando una risposta concreta a un fenomeno che in Italia vede le donne vittime per il 75% dei casi.

Protocollo triennale per lo sportello ascolto e supporto psicologico nei consultori

Il 31 luglio 2025 a Bologna sono stati firmati un protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo di creare sportelli di ascolto e supporto psicologico gratuiti nei consultori familiari regionali. Il progetto, della durata di tre anni, coinvolge anche le strutture di psicologia delle Ausl territoriali per offrire un’assistenza diretta e specializzata a chi subisce molestie o violenze sul luogo di lavoro.

Il protocollo si inserisce nelle iniziative previste dal piano regionale contro la violenza di genere e dal piano della prevenzione 2021-2025. Le sedi dei consultori fungeranno quindi da punti di riferimento accessibili per le vittime, offrendo uno spazio dove segnalare abusi senza timore di ritorsioni. L’intervento mira a creare una rete di sostegno pubblico e sindacale, che agisca in modo coordinato per contrastare un fenomeno largamente sotto-segnalato.

Le sindacaliste Isabella Pavolucci , Orietta Ruccolo e Daniela Brandino hanno sottoscritto l’accordo insieme ai rappresentanti regionali. La partecipazione attiva dei sindacati garantisce un collegamento diretto con i lavoratori, con un impegno a monitorare le condizioni negli ambienti di lavoro e a fornire accompagnamento ai casi segnalati.

Le parole delle istituzioni sulla lotta contro molestie e violenze sul lavoro

Le autorità regionali hanno sottolineato l’importanza dell’accordo presentato a Bologna. Gessica Allegni, assessora alle Pari opportunità, ha evidenziato che la maggioranza delle molestie e violenze nei contesti lavorativi riguarda donne vittime di condotte messe in atto prevalentemente da uomini . La nuova iniziativa rappresenta un’espressione pratica del piano contro la violenza di genere approvato nel 2021, segnando un impegno concreto rivolto a combattere queste situazioni.

Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute, ha aggiunto che entro la fine dell’anno verrà avviato un percorso formativo dedicato a chi opererà negli sportelli, così da garantire competenze specifiche nell’accoglienza e nel sostegno delle vittime. Oltre a questo, i rappresentanti sindacali riceveranno una formazione per intervenire efficacemente direttamente nei posti di lavoro, rafforzando la rete di prevenzione anche sul territorio.

Questa doppia strategia — sportelli nei consultori e presenza sindacale formata — punta a creare un sistema diffuso di attenzione e intervento in grado di intercettare le situazioni pericolose in anticipo, oltre a fornire supporto a chi già è coinvolto in casi di abuso o discriminazione sul lavoro.

Sindacati e impegno collettivo per il contrasto alle violenze in azienda

Le rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione per l’accordo siglato a Bologna. Isabella Pavolucci di Cgil Emilia-Romagna ha ricordato che la violenza sul lavoro non è mai un problema privato, ma un tema sociale che richiede una risposta corale. L’avvio del protocollo segna un passo in avanti importante dopo mesi di confronto.

Daniela Brandino di Uil Emilia-Romagna ha definito il progetto un punto di arrivo dopo interruzioni e tempi difficili, sottolineando che lavoratori e lavoratrici hanno ora un appoggio concreto per non affrontare da soli episodi di molestia o violenza. Hanno voluto ribadire il diritto a una tutela che si estenda in modo vero e visibile.

Orietta Ruccolo di Cisl Emilia-Romagna ha spiegato che il protocollo rafforza la considerazione delle molestie come una questione di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, oltre a promuovere la formazione come strumento essenziale. Ha descritto l’iniziativa come un passo necessario per allargare il sostegno anche ad altre forme di violenza, delineando così una rete di protezione più ampia e integrata.

Su questo piano la sinergia tra istituzioni pubbliche e rappresentanze sindacali offrirà un contributo diretto alla prevenzione e alla tutela delle persone coinvolte, in particolare delle donne, con un progetto unico nel suo genere nella regione.

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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