Un uomo di Ravenna è stato recentemente identificato come paziente affetto da vaiolo delle scimmie. Si è presentato in pronto soccorso dopo aver notato eruzioni cutanee sospette, sintomo tipico della malattia. Questo episodio riaccende l’attenzione su una patologia rara ma persistente, presente sul territorio italiano anche negli anni più recenti.
Diagnosi e condizioni attuali del paziente ricoverato a Ravenna
L’uomo ha richiesto assistenza medica nei giorni scorsi a Ravenna, preoccupato per le lesioni cutanee. Al pronto soccorso sono stati eseguiti vari esami, con un test specifico effettuato sul liquido raccolto dalle vesciche. Il risultato è stato positivo per il vaiolo delle scimmie. Subito dopo la diagnosi, il paziente è stato ricoverato per monitoraggio, ma le sue condizioni restano stabili e non destano allarme.
Il ricovero è stato deciso per contenere possibili rischi di trasmissione, ma non è stata necessaria un’assistenza intensiva. Lo staff medico e l’Igiene pubblica della Ausl Romagna hanno sottolineato come la malattia non è molto frequente in questa zona, motivo per cui la precauzione è stata massima. Il paziente non presenta sintomi gravi ed è stato sottoposto a cure e osservazione, nel rispetto delle procedure raccomandate per questo tipo di infezione.
Indagini epidemiologiche e controlli sui contatti stretti in Ausl Romagna
Le autorità sanitarie hanno attivato subito un’indagine per identificare i contatti stretti del paziente. Tra queste persone, nessuno risulta al momento presentare segni di contagio o essere considerato a rischio. Importante è stata anche la verifica della fonte del contagio, che si è accertata come esterna e localizzata, senza collegamenti attivi a nuovi casi sul territorio.
L’Ausl Romagna ha specificato che la persona da cui è partita l’infezione è guarita e “non diffonde più la malattia.” L’azione tempestiva di controllo mira a evitare che una sottovalutazione dei rischi o una gestione non corretta delle misure igieniche personali possa portare a eventuali nuovi contagi. La sorveglianza continua, in particolare, riguarda chi ha mantenuto rapporti intimi o vissuto a stretto contatto con il paziente.
Modalità di trasmissione e caratteristiche cliniche del vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie si diffonde principalmente tramite contatti prolungati e ravvicinati. Chi è a maggior rischio sono in particolare i partner sessuali e i membri più vicini del nucleo familiare. Il contagio avviene attraverso il liquido presente nelle vesciche cutanee che si formano durante l’infezione. Le lesioni risultano quindi un canale diretto per la trasmissione del virus.
La permanenza del virus si protrae finché le vesciche non spariscono completamente. Il periodo di contagiosità può estendersi fino a tre settimane, tempo necessario al corpo di eliminare completamente tutte le eruzioni. Questo richiede una quarantena o isolamento cautelativo per evitare la diffusione, soprattutto in assenza di sintomi evidenti nelle fasi iniziali.
La diffusione del vaiolo delle scimmie in Romagna negli ultimi anni
Dall’inizio del 2022, nella zona della Romagna si registrano sporadici casi – circa uno o due all’anno – legati a questa patologia. Prima dell’attuale episodio, Ravenna non vedeva un paziente affetto da vaiolo delle scimmie da circa due anni. Lo ha confermato Giulia Silvestrini, responsabile dell’Igiene pubblica di Ravenna, ricordando che la malattia rimane rara ma presente.
Questo episodio conferma che il virus continua a circolare in maniera limitata, con effetti locali e circoscritti. La presenza di pazienti si mantiene bassa e concentrata nel tempo e nello spazio. Le autorità sanitarie seguono il quadro con attenzione per prevenire qualsiasi possibilità di diffusione più ampia o epidemica nel territorio.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Elisa Romano