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Bologna celebra i 45 anni della strage del 2 agosto con un’esposizione artistica alla stazione centrale

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Bologna ricorda la strage del 2 agosto con un’installazione artistica in stazione. - Unita.tv
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A Bologna, il 2 agosto 2025 segna il 45° anniversario della strage della stazione, un evento tragico che ha segnato la storia della città e dell’Italia intera. Per ricordare quelle vittime, l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha presentato un progetto espositivo che coinvolge arte, memoria e impegno civico. L’iniziativa, allestita nella Hall Alta Velocità della stazione sotterranea di Bologna Centrale, unisce più linguaggi artistici tramite una collaborazione con diverse realtà locali e nazionali.

Il progetto espositivo ababo Human per 2 agosto 1980 tra arte e memoria alla Stazione Di Bologna

L’Accademia di Belle Arti ha scelto la stazione centrale come luogo simbolico per ospitare “Ababo Human per 2 agosto 1980”, un progetto che unisce quattro interventi artistici distinti, pensati per promuovere il ricordo e invitare alla riflessione. L’esposizione resterà aperta fino al 7 agosto 2025 e si presenta come un’esperienza culturale e commemorativa accessibile a quanti transitano in uno degli snodi più importanti della città.

Tra i lavori esposti, spiccano venti ritratti dedicati alle vittime della strage. Questi ritratti non sono semplici immagini, ma vere testimonianze visive che mantengono vivo il ricordo delle 85 persone che persero la vita e dei molti feriti quel giorno. Accanto ai ritratti, il ruolo dell’“autobus 37” viene raccontato tramite uno degli interventi, ricordando il mezzo che cercò di portare soccorso durante l’attentato.

La dimensione sonora occupa un posto importante nell’allestimento: la lettura sonorizzata prende spunto da “Voglio un paese” di Andreas Flourakis, poeta e drammaturgo greco contemporaneo. Questa traccia aggiunge un livello di coinvolgimento emotivo e riflessivo per i visitatori.

Infine, il progetto comprende “Poster for the City”, una serie di manifesti realizzati dall’Accademia di Belle Arti, nella collaborazione con il Comune di Bologna, per un linguaggio visivo che arricchisce ulteriormente la mostra. I testi di Mili Romano e Carlo Branzaglia accompagnano e guidano la visita, proponendo riflessioni e informazioni sulle tragedia. Tutto questo si svolge in uno spazio di passaggio quotidiano, trasformato in un luogo carico di significati.

L’impegno concreto dell’accademia di belle arti di Bologna nei ricordi della strage

Questa iniziativa del 2025 non è un episodio isolato nel rapporto tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il ricordo del 2 agosto 1980. Già tra il 1997 e il 2005, l’istituto aveva promosso un progetto di public art noto come “Accademia di stazione”, curato da Mili Romano e Roberto Daolio. Quel percorso artistico aveva l’obiettivo di collegare arte e memoria in spazi pubblici, focalizzandosi proprio sull’area della stazione.

Dal 2014 poi, la memoria della strage è stata ribadita attraverso una serie di manifesti prodotti dagli studenti del corso di Design grafico della stessa Accademia. Questi poster sono stati sviluppati nell’ambito del progetto “Poster for the City”, che porta la firma di Danilo Danisi. L’esperienza evidenzia l’attenzione costante dell’istituto verso la commemorazione con strumenti visivi di forte impatto.

Il lavoro lungo vent’anni conferma il ruolo che l’Accademia ha assunto nel tramandare la memoria storica legata alla strage, mettendo in campo studenti e docenti per una causa condivisa. Attraverso esposizioni, ricerche e produzioni artistiche l’istituto ha saputo mantenere alta l’attenzione sulla tragedia, facendola diventare anche materia didattica e di ricerca.

La collaborazione con gruppo Fs Italiane e l’idea di stazione come spazio culturale

Il progetto del 2 agosto 2025 si sviluppa anche attraverso la collaborazione con il Gruppo Fs Italiane. Questa società controlla Rete Ferroviaria Italiana, che ha deciso di rilanciare la funzione delle stazioni ferroviarie ben oltre il loro semplice ruolo di snodo per trasporto e movimento. L’intento è trasformarle in spazi aperti alla cultura, alla memoria e alla socialità.

Il direttore dell’Accademia, Enrico Fornaroli, ha evidenziato come l’arte usata in questo contesto diventa strumento di ricordo collettivo e apertura a una riflessione pubblica. La scelta di collocare questa mostra in un ambiente quotidiano e affollato come la Hall Alta Velocità nasce proprio dal desiderio di intercettare un pubblico vasto e variegato, rendendo il ricordo accessibile a molti.

L’operazione rientra in un più ampio disegno delle Ferrovie dello Stato di valorizzare le proprie strutture come luoghi d’incontro e cultura. Portare all’interno delle stazioni commemorazioni e provocare riflessioni con l’arte aiuta a incarnare un sapere diffuso e condiviso.

Questa trasformazione segna un passo verso un’idea diversa di spazio pubblico in ambito ferroviario: non solo passaggio ma luogo dove la memoria e l’identità collettiva possono trovare espressione.

L’allestimento “Ababo Human per 2 agosto 1980” conferma l’attenzione verso temi sociali e storici fondamentali, restituendo un senso più ampio a un sito che, da tragico teatro di un attentato, diventa anche un punto di riferimento per la memoria e la cultura.

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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