La polizia di Bologna ha fermato un uomo di 45 anni, originario e residente nell’area modenese, per il reato di detenzione di cocaina con finalità di spaccio. La droga, in quantità consistente, era divisa tra la sua abitazione e un deposito nell’hinterland. L’operazione si è svolta con perquisizioni mirate e ha portato al sequestro di oltre 2 chili di sostanza stupefacente.
Dettagli dell’arresto e intervento degli agenti della Squadra Mobile di Bologna
L’arresto è avvenuto a seguito di un’indagine coordinata dalla Squadra Mobile di Bologna, che ha messo sotto controllo l’uomo sospettato. Le attività investigative si sono concentrate su due luoghi in provincia di Modena: un appartamento a Castelfranco Emilia e un magazzino a San Cesario sul Panaro, entrambi riconducibili all’indagato.
Gli agenti hanno eseguito una perquisizione approfondita in entrambi i siti, dove sono stati trovati ingenti quantitativi di cocaina. La presenza di droga in questi due punti fa presumere l’utilizzo sia come deposito che come base per lo spaccio di sostanze. Le forze dell’ordine hanno proceduto senza incidenti, immobilizzando l’uomo e disponendo il sequestro della droga rinvenuta.
Quantità e modalità di occultamento della cocaina tra frigorifero e magazzino
Durante le operazioni, in casa sono stati rinvenuti un panetto di cocaina da mezzo chilo dentro il frigorifero, un dettaglio che mostra la cura nel tentativo di nascondere la droga dentro ambienti domestici di uso comune. Oltre a questo, nello stesso appartamento c’erano altri 10 grammi di cocaina sparsi e 6.300 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nel magazzino di San Cesario, la sostanza stupefacente era custodita dentro uno zaino, sotto chiave e fuori dalla vista comune. In questo secondo luogo sono stati sequestrati 1,8 chili di cocaina, che sommati a quella dell’abitazione portano il quantitativo totale a 2,3 chili. L’uso di più luoghi per nascondere la droga ha complicato le indagini, fino a quando le forze dell’ordine non hanno agito con precisione.
Conseguenze legali con la custodia in carcere e indagini in corso
Il quarantenne è stato portato in carcere a Modena e rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto per detenzione ai fini di spaccio prevede un percorso processuale con possibili conseguenze penali severe, vista la quantità di droga sequestrata e i risvolti dell’indagine.
Gli inquirenti manterranno l’attenzione sull’uomo e su eventuali collegamenti con reti di spaccio più ampie. L’azione conferma l’impegno delle forze dell’ordine contro il traffico di stupefacenti nella zona tra Bologna e Modena, dove casi di spaccio restano un fenomeno monitorato. Il caso è tuttora aperto e non si esclude che possano emergere nuovi sviluppi nelle prossime settimane.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Luca Moretti
