La regione emilia-romagna ha registrato un disavanzo di parte corrente pari a 378 milioni di euro alla fine del quarto trimestre del 2024. Questa situazione finanziaria ha spinto le autorità regionali ad adottare misure correttive per contenere il debito e riequilibrare i conti pubblici, pur mantenendo i servizi essenziali ai cittadini.
Il bilancio regionale tra deficit e tentativi di contenimento
Il presidente della sezione di controllo della corte dei conti regionale, marcovalerio pozzato, ha descritto la situazione economica dell’emilia-romagna come preoccupante ma sotto controllo. Il disavanzo accumulato nel corso dell’anno raggiunge infatti una cifra rilevante, pari a 378 milioni di euro. Questo risultato deriva da uno squilibrio strutturale nella gestione delle entrate e delle uscite correnti.
Le cause del disavanzo
Pozzato ha spiegato che la regione si è impegnata a interrompere l’aumento del deficit mettendo in campo azioni specifiche per limitare ulteriori perdite. Tra le cause principali della crisi finanziaria c’è il cosiddetto disequilibrio strutturale che riguarda la parte corrente del bilancio. Un fattore aggravante è stato l’impatto del payback farmaceutico: questa misura temporanea avrebbe dovuto coprire circa 200 milioni ma non si è rivelata sufficiente né stabile nel tempo.
Il problema principale rimane infatti l’affidarsi a strumenti occasionali o “una tantum” senza intervenire su meccanismi più duraturi capaci di risolvere alla radice il problema economico. Il rischio è che lo squilibrio continui a ripresentarsi ciclicamente senza trovare soluzioni definitive.
Strategie adottate dalla regione per far fronte al disavanzo
Per contrastare la scopertura finanziaria, la regione emilia-romagna ha impiegato risorse proprie negli ultimi due anni, andando controcorrente rispetto alle abitudini precedenti che prevedevano continui ricorsi al cosiddetto “porcellino”, ovvero fondi accantonati o risparmi destinati ad emergenze temporanee.
Questa scelta indica una volontà concreta da parte degli amministratori regionali di affrontare direttamente i problemi economici senza rinviare gli interventi necessari. Tuttavia marcovalerio pozzato sottolinea come questa strategia non possa essere protratta oltre un certo limite: serve una svolta strutturale nei metodi gestionali e nelle politiche fiscali della regione.
Modifiche sul fronte sanitario
Nel corso del 2024 sono state introdotte alcune modifiche importanti sul fronte sanitario: in particolare l’aumento dei ticket sanitari previsto dal bilancio regionale dovrebbe portare entrate aggiuntive stimate intorno ai 420 milioni di euro. Si tratta però solo parzialmente della copertura necessaria al riequilibrio finanziario complessivo visto che questo incremento contribuisce soltanto in parte alla riduzione del disavanzo totale.
Priorità sui servizi essenziali e contenimento dei costi pubblici
Pozzato mette in evidenza anche la delicatezza nell’intervenire sulla spesa pubblica evitando tagli indiscriminati ai livelli essenziali delle prestazioni garantite alla popolazione dell’emilia-romagna. La qualità dei servizi rivolti ai cittadini deve rimanere centrale nelle scelte politiche ed economiche regionali anche quando si procede con manovre correttive sul bilancio pubblico.
Equilibrio tra rigore e tutela sociale
L’obiettivo dichiarato consiste quindi nel trovare un equilibrio tra riduzione dei costi inutilizzati o superflui e tutela degli standard minimi offerti dalla sanità, dai trasporti pubblici o dagli altri settori fondamentali per il benessere collettivo. Pozzato auspica inoltre intervento sulle voci relative alle spese operative evitando però pesanti aumenti su tasse locali o tariffe applicate agli utenti finali dei servizi pubblici regionalizzati.
In sostanza la sfida resta quella di conciliare rigore nei contatti economici con attenzione sociale verso i bisogni quotidiani degli abitanti dell’emilia-romagna mentre continua lo sforzo per uscire da una fase caratterizzata da difficoltà strutturali nella gestione delle finanze pubbliche regionali.