Paolo Melis, 61 anni di Maracalagonis, è deceduto questa mattina all’ospedale Brotzu di Cagliari dopo essere stato accoltellato sabato mattina dalla compagna Daniela Serreli, 54 anni. L’uomo era ricoverato in terapia intensiva con ferite multiple al corpo. La donna è stata arrestata e si trova ancora in custodia presso il reparto di Psichiatria del Santissima Trinità.
I fatti dell’aggressione e il ricovero in condizioni critiche
Sabato mattina a Maracalagonis, un piccolo comune nella città metropolitana di Cagliari, Paolo Melis è stato aggredito dalla compagna durante una discussione. Daniela Serreli, 54enne casalinga, avrebbe colpito il convivente più volte con un coltello da cucina, provocando ferite all’addome, alla schiena e agli arti. I colpi sono stati anche molto profondi da far subito temere per la vita di Melis.
Dopo l’aggressione, Paolo Melis, in evidente stato di sofferenza e con il corpo insanguinato, è riuscito ad uscire in strada all’alba per chiedere aiuto. I carabinieri della stazione di Maracalagonis e il nucleo radiomobile della compagnia di Quartu sono intervenuti tempestivamente, prestando i primi soccorsi. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Brotzu di Cagliari e ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Le condizioni erano gravissime e la prognosi riservata a causa delle numerose lesioni riportate.
L’arma utilizzata, un coltello da cucina recuperato dai carabinieri, è stata posta sotto sequestro per le indagini. Il gesto si è consumato in un contesto di tensione domestica che ha portato a questo tragico epilogo.
L’arresto e la custodia della compagna dopo l’aggressione
Daniela Serreli è stata arrestata subito dopo l’aggressione con l’accusa iniziale di tentato omicidio. Al momento è piantonata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. La donna, residente a Maracalagonis, è stata posta sotto stretta sorveglianza in attesa del trasferimento definitivo in carcere.
Gli inquirenti attendono la fine della degenza psichiatrica per disporre il trasferimento di Serreli nel carcere di Uta. Nel frattempo la sua posizione sta cambiando, dato che l’accusa verrà aggiornata da tentato omicidio a omicidio dopo il decesso di Paolo Melis.
Le indagini continuano sulla dinamica dei fatti, mentre si raccolgono testimonianze nel piccolo paese della città metropolitana di Cagliari dove viveva la coppia. Non risultano precedenti denunce pubbliche o interventi per violenza domestica, ma gli ambienti investigativi stanno approfondendo anche questa pista.
L’intervento dei carabinieri e il contesto dell’episodio a maracalagonis
Il pronto intervento dei carabinieri ha evitato in un primo momento il peggio, trasportando Paolo Melis all’ospedale con rapidità e bloccando subito l’autrice della violenza. La stazione di Maracalagonis, insieme al nucleo radiomobile di Quartu Sant’Elena, ha lavorato insieme ai sanitari per gestire l’emergenza.
Maracalagonis è una comunità relativamente piccola, in cui fatti come questo lasciano un forte impatto e scuotono gli abitanti. Le autorità locali seguono con attenzione l’evoluzione delle indagini e le condizioni della donna in ospedale.
Le dinamiche all’interno della coppia sono ora al centro degli accertamenti. Sono in corso anche accertamenti per escludere eventuali motivazioni legate a problemi di salute mentale della donna, come i servizi psichiatrici stanno verificando in queste ore.
Il coltello da cucina, strumento del delitto, è al momento sotto sequestro per le analisi tecniche, come da prassi in casi di omicidio. Questo permetterà di chiarire modalità e dinamiche precise dell’aggressione durante la ricostruzione giudiziaria.
