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Due ventenni dell’entourage di baby gang denunciati e raggiunti da daspo dopo sparatoria fuori discoteca a castellanza

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La notte del 31 maggio 2025 a castellanza, in provincia di varese, è stata teatro di una sparatoria che ha coinvolto due giovani vicini al mondo del trapper baby gang. Entrambi sono stati raggiunti da provvedimenti daspo emessi dal questore varese, dopo aver esploso colpi di pistola fuori da un locale notturno, senza però ferire nessuno. L’episodio ha richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine locali, impegnate a ricostruire la dinamica e le responsabilità di quanto accaduto.

I protagonisti e il contesto della sparatoria fuori dalla discoteca ritual

I due ventenni al centro dell’indagine sono già noti alle forze dell’ordine e fanno parte della cerchia di baby gang, noto nome nel panorama trap italiano. A scatenare la tensione è stata una rivalità con il personale addetto alla sicurezza della discoteca ritual di castellanza, frequentata spesso da giovani delle provincie limitrofe, come legnano e varese. Quella sera i buttafuori avrebbero impedito l’ingresso ai due ragazzi per motivi legati all’ordine pubblico, soprattutto perché erano persone note per atteggiamenti problematici. Dopo il rifiuto, i due giovani hanno inizialmente minacciato e insultato la sicurezza del locale, per poi tornare nei pressi della discoteca e aprire il fuoco in segno di vendetta. Non ci sono stati feriti, ma l’atto ha provocato subito l’intervento delle forze dell’ordine.

Indagini e controlli immediati sul luogo

Dopo gli spari, le forze di polizia hanno subito attivato le ricerche. Due pattuglie dei carabinieri della compagnia di busto arsizio hanno intercettato i sospetti a bordo di due vetture diverse. Nei controlli, è stata recuperata una pistola calibro 5,35 con la matricola cancellata, insieme a tre bossoli esplosi rinvenuti sulla strada nei pressi del locale. Entrambi i giovani sono stati denunciati per detenzione illegale di arma e spari in luogo pubblico, reati che si aggiungono al provvedimento daspo deciso dal questore per allontanarli dalla zona e impedire nuove tensioni. Durante le indagini la casa del trapper néza, altro nome legato a baby gang, è stata perquisita ma non si hanno conferme che uno dei denunciati sia proprio lui.

Il ruolo di baby gang, néza e l’impatto sull’area tra varese e milano

baby gang, noto trapper con un seguito nel nord ovest, è al centro di attenzione non solo per le sue canzoni ma anche per i guai che circondano il suo entourage. néza, anch’egli trapper e spesso presente nelle zone di legnano e castellanza, è stato coinvolto nelle indagini iniziali con una perquisizione a casa sua. Al momento però non è chiaro se uno dei due fermati durante l’episodio sia proprio lui. Lo scontro fuori dal ritual ha acceso un riflettore sulle tensioni che accompagnano l’attività notturna nel circondario, dove tra locali e giovani spesso si creano situazioni di disagio e violenza verbale o fisica. Nonostante l’assenza di feriti, gli spari di quella sera rappresentano un segnale preoccupante per la sicurezza pubblica nelle aree di confine tra varese e milano.

Strategie e misure delle forze dell’ordine per la sicurezza notturna

La questura di varese ha adottato misure immediate per arginare episodi simili, emettendo daspo contro i due ventenni e rafforzando i controlli nelle zone frequentate da gruppi a rischio. I daspo “fuori contesto” sono stati introdotti come strumento per allontanare soggetti ritenuti pericolosi, anche senza una condanna penale definitiva. Nel caso del ritual, si mira a prevenire reazioni violente dopo il rifiuto all’ingresso o altri attriti legati alla selezione delle persone nei locali notturni. Le forze dell’ordine promettono vigilanza con pattugliamenti e interventi rapidi per fermare ogni accenno di escalation. La pistola con matricola abrasa e i bossoli ritrovati confermano l’uso diretto delle armi in relazione ai dissidi, motivando così il rigore delle misure adottate.

A pochi giorni dall’episodio, la situazione nel comune di castellanza resta sotto osservazione. Le autorità mantengono alta l’allerta per evitare che la criminalità legata al mondo della musica trap e ai suoi ambienti si espanda in modo incontrollato. Al momento resta da chiarire il ruolo preciso di ciascuno, ma il daspo e le denunce segnano il primo passo per disinnescare tensioni e ridurre gli incidenti violenti nei luoghi della movida del varesotto.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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