Nel centro storico di Monza, due ragazzi di tredici anni sono stati coinvolti in un episodio di vandalismo. I fatti sono avvenuti nei giorni scorsi nel parcheggio sotterraneo di piazza Monsignor Moneta, dove i due giovani hanno danneggiato proprietà pubbliche, attirando l’attenzione di passanti e residenti. La polizia locale ha agito rapidamente sulle segnalazioni, avviando indagini precise che hanno portato all’identificazione e alla sanzione dei responsabili.
Il furto e il danno nell’area del parcheggio sotterraneo
I due ragazzini si sono introdotti nel parcheggio sotterraneo di piazza Monsignor Moneta, una zona normalmente sorvegliata ma non immune da episodi di questo tipo. Qui hanno asportato alcuni estintori custoditi nell’area e li hanno scaricati nell’anfiteatro davanti all’Istituto Sacra Famiglia. Questo gesto ha causato danni evidenti al suolo pubblico e ha destato subito la preoccupazione di chi abita o lavora nei dintorni. I cittadini hanno prontamente segnalato l’accaduto alle autorità, che si sono mobilitate senza indugi.
Il fatto ha sconvolto la tranquillità di questo quartiere centrale, seguito da una presa di posizione severa da parte delle forze dell’ordine. Il danneggiamento di attrezzature antincendio rappresenta un rischio serio, oltre a segnare un atto di disprezzo verso il bene comune. Questa situazione sottolinea la delicatezza della sicurezza negli spazi pubblici urbani, mostrando che anche zone centrali possono essere vulnerabili senza un controllo costante.
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Indagini rapide e coordinate
Le forze dell’ordine, coordinate dall’assessora alla polizia locale Maria Pulice, hanno avviato subito le indagini. La visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate nei giardini della Costituzione e nelle aree limitrofe ha fornito immagini utili a risalire ai colpevoli. Cruciale è stato anche il contributo degli agenti di prossimità che pattugliano il centro a piedi e conoscono bene i ragazzi che frequentano quei luoghi.
Le indagini della polizia locale e l’identificazione dei responsabili
Questo approccio “a contatto diretto” con il territorio ha facilitato il riconoscimento dei due adolescenti coinvolti, appartenenti a un gruppo che spesso si ritrova nel centro storico. Grazie a questa conoscenza, è stato possibile intervenire in tempi rapidi, evitando ulteriori danni o disordini nella zona. Le forze dell’ordine hanno così dimostrato come una vigilanza capillare sul territorio possa incidere concretamente sul contrasto a episodi di vandalismo.
Sanzioni e responsabilità dei minori
I due tredicenni sono stati convocati alla caserma della polizia locale insieme ai rispettivi genitori. La procedura ha previsto l’elevazione di due sanzioni amministrative: una per imbrattamento di suolo pubblico e l’altra per manomissione di attrezzature depositate in luogo pubblico. La multa complessiva ammonta a 320 euro per ciascuna famiglia, somma che dovrà essere pagata dai genitori dei minori.
Il sindaco ha commentato l’accaduto sottolineando “l’importanza di far capire agli adolescenti che ogni azione porta conseguenze concrete.” Ha evidenziato come la parte più significativa della sanzione riguardi il rapporto di fiducia tra genitori e figli, messo a dura prova da questi comportamenti. L’intervento non vuole essere solo una punizione, ma un modo per richiamare l’attenzione sulla responsabilità civile dei giovani e delle loro famiglie, necessaria per evitare il ripetersi di episodi simili.
Il ruolo della polizia di prossimità nella sicurezza cittadina
L’episodio di piazza Monsignor Moneta mette in luce il ruolo attivo degli agenti di prossimità nella sorveglianza urbana. Questi poliziotti pattugliano a piedi i quartieri, instaurando un rapporto diretto con la comunità e conoscendo le persone che vivono o frequentano l’area. Il loro lavoro quotidiano permette di riconoscere volti noti e identificare rapidamente chi si rende protagonista di atti illeciti.
Questa modalità di intervento evita che fenomeni di vandalismo e piccoli reati passino inosservati, contribuendo a mantenere un clima di sicurezza anche nelle zone centrali più frequentate. Inoltre, la vicinanza tra polizia e cittadini favorisce una collaborazione più stretta nella segnalazione e prevenzione dei problemi. In casi come questo, dove sono coinvolti minorenni, la presenza degli agenti di prossimità diventa decisiva per affrontare le situazioni con tempestività e cognizione del territorio.