Due escursionisti bloccati sul monte prena salvati dal soccorso alpino all’alba
Due escursionisti bloccati sul monte Prena sono stati salvati dal Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo grazie all’app Georesq, che ha facilitato l’intervento notturno in condizioni difficili.

Due escursionisti bloccati di notte sul Monte Prena (Gran Sasso) sono stati salvati senza problemi grazie al Soccorso Alpino e all’app Georesq, che ha permesso un intervento rapido e sicuro. - Unita.tv
Due escursionisti sono stati tratti in salvo nella notte sul monte prena, una vetta del massiccio del Gran Sasso, grazie all’intervento tempestivo del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. L’operazione si è conclusa alle prime luci dell’alba senza problemi di rilievo. I due escursionisti, uno di Pescara e l’altro di Roma, hanno segnalato la loro difficoltà attraverso l’app Georesq, dando così il via all’intervento di soccorso in alta quota.
L’importanza della tecnologia per la sicurezza in montagna
Il caso sul monte prena conferma quanto strumenti come l’app Georesq possano rivelarsi fondamentali per chi si muove in ambienti montani isolati. Questa tecnologia consente di inviare messaggi precisi sulle coordinate a squadre di soccorso, riducendo i tempi di intervento e migliorando la gestione delle emergenze. La montagna di notte o con condizioni difficili presenta rischi elevati, e non a caso il supporto di professionisti e strumenti di comunicazione è indispensabile per evitare conseguenze più gravi.
Lo scenario del Gran Sasso è sempre molto trafficato da escursionisti e alpinisti, e interventi come questo ricordano l’importanza della prevenzione e del rispetto delle condizioni ambientali.
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Il soccorso alpino interviene durante la notte sul monte prena
La chiamata d’emergenza è arrivata verso le 23:05 di una notte recente, quando i due giovani escursionisti sono rimasti bloccati a quota 2280 metri sul monte prena. Non riuscivano a proseguire autonomamente la discesa data la conformazione del terreno, molto impegnativa e scivolosa durante le ore notturne. Il segnale è partito dall’app Georesq, uno strumento nato per inviare allarmi precisi alle squadre di soccorso in caso di difficoltà in montagna.
Subito dopo la segnalazione, il Tecnico di centrale Georesq ha contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo insieme alla Centrale 118 dell’Aquila per organizzare l’intervento.
Il recupero degli escursionisti e le condizioni sul luogo
Il Soccorso Alpino ha inviato una squadra composta da tecnici specializzati, che si è mossa in condizioni di buio e terreno difficile per raggiungere i due bloccati. Sul posto hanno assicurato gli escursionisti con delle corde, indispensabili per garantire la sicurezza durante la discesa in un ambiente di alta montagna, con pendenze ripide e possibile presenza di tratti instabili.
La manovra è stata eseguita in modo coordinato, permettendo di garantire una discesa lenta ma sicura fino a valle. I ragazzi, nonostante la situazione, sono apparsi in buone condizioni fisiche e senza ferite gravi. Il recupero è terminato all’alba, dopo ore di movimento in una zona impervia.
Un intervento privo di complicazioni tra notte e alba
Il team del Soccorso Alpino ha gestito l’evento senza intoppi, l’intervento si è svolto nella calma e con la coordinazione necessaria, senza segnalazioni di complicanze né durante la salita dei tecnici, né nel momento della discesa degli escursionisti.
Il recupero si è concluso quando le prime luci del giorno hanno illuminato il massiccio, liberando i due escursionisti dalle condizioni difficili in cui si erano trovati. Il loro ritorno in sicurezza testimonia la preparazione delle squadre addette all’emergenza in montagna, pronte a intervenire anche in condizioni notturne.