
Il docufilm "due di noi" racconta le esperienze di due donne italiane che vivono con il tumore al seno metastatico, offrendo uno sguardo intenso sulle sfide, le scelte di vita e la forza di continuare nonostante la malattia. - Unita.tv
In Italia, oltre 52 mila donne convivevano nel 2022 con un tumore al seno metastatico, una diagnosi che cambia profondamente vite e progetti. Il docufilm “due di noi” mette al centro le storie di chi affronta questa condizione, seguendo il quotidiano di due protagoniste italiane. Attraverso le loro esperienze personali, si apre uno sguardo sulle sfide, ma anche sulle scelte di vita al di là della malattia.
Le esperienze di chiara ruaro e teresa giordano
Chiara Ruaro, 50 anni, veneziana, scopre che la sua malattia si è ripresentata nel 2020, con una diagnosi che le dava nove mesi di vita. Invece, ha affrontato questi anni portando avanti la sua carriera e i suoi interessi, senza farsi identificare dal tumore. Dice di vivere la malattia come una piccola parte della propria vita, alla quale dedica attenzione senza permetterle di definire la sua esistenza. Chiara ha vissuto cinque anni segnati da prove difficili, ma ha scelto di affrontarle, consapevole della difficoltà ma determinata nel suo percorso.
Teresa Giordano, 38 anni, vive a Salerno e ha scoperto il tumore al seno a 31 anni. La diagnosi di metastasi è arrivata nel 2022. Nonostante questo, pianifica il suo matrimonio con il compagno che l’ha sostenuta fin dal primo giorno di malattia. Teresa racconta anche il momento di sconforto, quando deve trovare la forza per andare avanti. Il suo modo di reagire è quello di attraversare il dolore, accettando la caduta e trasformandola in coraggio per continuare a vivere appieno le sue esperienze. Questi ultimi anni, li definisce come un tempo ricco di attività e cambiamenti che mai avrebbe immaginato.
Il docufilm “due di noi” e la rappresentazione del tempo nella malattia
Presentato alla prima edizione del Milano Film Fest, “due di noi” offre uno sguardo intenso sulla vita con tumore al seno metastatico. Il film si apre con un richiamo ai termini greci per il tempo: Kronos e Kairos. Kronos indica il tempo misurabile, scandito da minuti e settimane, mentre Kairos rappresenta il momento opportuno, il tempo che si dedica a ciò che conta veramente in un’esistenza segnata dalla malattia.
Il racconto alterna le vite di Chiara e Teresa, che si riflettono a vicenda, mostrando come il tempo cambi di significato per loro. Il docufilm mette in luce il modo in cui entrambe scelgono di non farsi schiacciare dalla diagnosi, ma di trovare momenti di valore nonostante il tumore. Il progetto è promosso da Europa Donna Italia e diretto da Mattia Colombo e Davide Fois, con l’obiettivo di dare voce alle persone che vivono questa patologia e di ricordare che, anche con il cancro metastatico, la vita continua.
Il valore delle testimonianze e le prospettive della ricerca oncologica
La storia di Chiara e Teresa rappresenta un esempio concreto dell’esperienza di chi convive con il tumore al seno metastatico. L’oncologa Alessandra Gennari, coinvolta nel progetto, sottolinea come le testimonianze aiutino a far capire la condizione reale delle pazienti e a sfatare molti pregiudizi. Ricorda che la ricerca medica sta proseguendo e oggi esistono terapie che consentono di prolungare la vita e migliorare la qualità anche nelle forme più complesse, come il tumore triplo negativo o altri tipi più diffusi.
Nel presente, la sfida resta alta, ma il panorama terapeutico offre nuove opportunità che fino a qualche anno fa non c’erano. La possibilità di vivere anni, seppur con il tumore, apre nuove dinamiche personali, sociali e anche cliniche. Attraverso storie come quelle di Chiara e Teresa, si vede un percorso fatto di battaglie ma anche di scelte di vita precise, capaci di dare senso al tempo e ai giorni ancora da vivere.