Un sabato pomeriggio di inizio giugno a Villa Pamphili, il parco più grande di Roma, è stato teatro di una scoperta inquietante: due corpi senza identità, una giovane donna e la sua bambina, sono stati trovati distesi sull’erba. Le indagini cercano risposte in un caso avvolto dal silenzio e dall’ignoto.
La scoperta che ha gelato villa pamphili
Era un pomeriggio tranquillo quando gli agenti del commissariato Gianicolense hanno trovato i due corpi nel cuore verde di Monteverde. La donna giaceva a terra coperta da un sacco di plastica, con pochi effetti personali accanto. A circa duecento metri, la sua bambina vestita con una tutina rosa era distesa senza vita.
Nessun documento, nessun nome. Solo il silenzio del parco e un mistero che si infittisce.
L’autopsia apre nuovi interrogativi
I primi esami medico-legali hanno escluso droghe tradizionali come causa della morte. Ma si continua a cercare tracce di sostanze sintetiche più difficili da rilevare.
La bambina potrebbe essere stata strangolata, anche se i segni non sono netti. Si ipotizza quindi un figlicidio o addirittura un doppio omicidio.
Oppure si tratta della tragica fine di una famiglia consumata nella solitudine più totale.
Dettagli che non tornano: chi erano davvero?
Nonostante l’assenza di segni evidenti di violenza, i particolari fanno riflettere. Le unghie curate della donna, lo smalto fresco e le gambe depilate non corrispondono all’immagine comune di chi vive ai margini o in fuga.
Forse era solo di passaggio. Forse cercava un momento di pace o riparo temporaneo nel parco romano.
Un braccialetto trovato poco lontano e un giocattolo abbandonato vicino alla tutina rosa potrebbero essere indizi importanti o semplici coincidenze.
L’indagine corre contro il tempo
Il pm Antonio Verdi guida le indagini con la polizia locale che setaccia ogni possibile pista. L’Interpol è stata coinvolta per confrontare impronte digitali e DNA con banche dati internazionali.
Quattro tatuaggi sul corpo della donna sono stati fotografati e inviati ovunque nella speranza che qualcuno li riconosca.
Finora però nessuna traccia né nei registri ospedalieri né negli archivi delle forze dell’ordine italiane o estere.
Chi cerca queste donne? la speranza dietro al mistero
Nonostante tutto sembri indicare isolamento e anonimato, c’è chi ipotizza che qualcuno stia ancora cercando madre e figlia altrove.
Forse amici o parenti lontani ignari della tragedia consumata nel cuore verde della Capitale.
Il caso resta aperto: ogni dettaglio può fare la differenza per restituire loro un volto e una storia prima che il tempo cancelli ogni traccia.
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