Un carico di droga e armi è stato scoperto al confine italo-svizzero di Brogeda. Due cittadini brasiliani sono finiti in manette dopo che le autorità hanno trovato sotto il pianale dell’auto 18 chili di cocaina, quattro pistole e munizioni. La scoperta conferma il ruolo strategico di quella zona per traffici illeciti che coinvolgono droghe e armi da fuoco.
Il ritrovamento di cocaina e armi nascosti nel veicolo
Durante un controllo di routine, la Guardia di Finanza insieme all’Agenzia delle Dogane ha fermato una utilitaria con targa portoghese. La perquisizione ha rivelato un nascondiglio sotto il pianale dell’auto dove erano nascosti 18 chili di cocaina, un quantitativo destinato probabilmente al mercato europeo con un valore stimato in circa 800 mila euro. Accanto alla droga sono state trovate quattro pistole modello Glock, sei caricatori e circa cinquanta proiettili.
All’interno dell’auto, in uno zainetto, è stata scoperta anche della metanfetamina in polvere. Il controllo approfondito ha permesso di collegare la presenza di armi e sostanze stupefacenti, indicando una rete organizzata per il trasporto e commercio illegale. Il tentativo di nascondere il carico in una zona poco visibile conferma la pericolosità del traffico.
Il comportamento sospetto e i documenti falsi dei fermati
Il comportamento dei due brasiliani ha attirato immediatamente l’attenzione delle forze dell’ordine. Nonostante fosse stato ordinato loro di fermarsi, hanno fatto finta di ignorare l’alt, mostrando un nervosismo evidente. Uno dei fermati si trovava alla guida della vettura e presentava una patente e un documento d’identità italiani con chiari segni di contraffazione.
L’uso di documenti falsi è spesso collegato a tentativi di eludere i controlli e passare senza essere identificati. In questo caso, la falsificazione è stata un elemento chiave per smascherare l’attività criminale. Gli agenti hanno così proceduto con l’arresto dei due uomini prima che potessero superare il confine con la Svizzera.
La detenzione dei sospetti e le accuse in corso
I due brasiliani sono stati portati alla casa circondariale di Como Bassone, dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le accuse riguardano traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da fuoco.
Il caso evidenzia come le forze dell’ordine continuino a monitorare con attenzione le frontiere per contrastare il passaggio di carichi pericolosi. Il sequestro di droga e armi rappresenta un colpo significativo contro i circuiti criminali che operano in questa area.
Proseguono le indagini sulla rete criminale
L’indagine proseguirà per ricostruire l’intera rete coinvolta nel trasporto, scoprendo eventuali collegamenti con organizzazioni più ampie. Intanto, la presenza di armi potenzialmente usate per attività illecite sottolinea la gravità della situazione.