
Sono passati due anni dalla scomparsa di Mia Kataleya, bambina di 5 anni sparita dall'ex albergo Astor a Firenze; le autorità continuano le ricerche, diffondendo immagini aggiornate per favorire segnalazioni. - Unita.tv
Sono passati due anni dalla sparizione di Mia Kataleya Chicllo Alvarez, bambina peruviana di 5 anni che il 10 giugno 2023 è scomparsa dall’ex albergo Astor, in via Mariti a Firenze. Viveva lì con la madre e il fratellino, in uno degli appartamenti occupati abusivamente. La procura di Firenze mantiene aperte le indagini, divulgando nuove immagini per aiutare le ricerche.
Il contesto della scomparsa e le condizioni di vita
La piccola Kata, come veniva chiamata, abitava con la famiglia in un edificio occupato illegalmente in un’area del centro storico di Firenze. L’ex albergo Astor, in via Mariti, ospitava diverse famiglie in situazioni di precarietà abitativa. Le condizioni di quei locali erano spesso difficili, con problemi igienici e di sicurezza. La madre della bambina era impegnata ad assistere anche il fratellino più piccolo, in una situazione di isolamento e difficoltà sociali.
Il giorno della sparizione, la bambina era con la madre e gli altri familiari nell’appartamento. Da allora non si hanno più notizie certe sul suo destino. Non ci sono al momento segnalazioni ufficiali che abbiano portato a un ritrovamento o a un chiarimento sulla sua sorte. Le autorità hanno proseguito le indagini, ma senza risultati decisivi.
La pubblicazione delle immagini aggiornate per favorire le segnalazioni
In occasione del secondo anniversario della scomparsa, la procura di Firenze ha diffuso un’immagine che prova a ipotizzare come potrebbe apparire oggi Mia Kataleya, che a giugno 2025 avrebbe compiuto 7 anni. Questa immagine è stata realizzata per agevolare eventuali riconoscimenti da parte di chiunque la possa vedere. È affiancata da una fotografia scattata all’epoca della sparizione, quando la bambina aveva appena 5 anni.
La procura ha invitato chiunque abbia informazioni utili a rivolgersi al comando provinciale dei Carabinieri di Firenze attraverso il numero 0552061. Il messaggio è chiaro: si cercano nuovi elementi che possano aiutare a ritrovare la piccola. La diffusione delle immagini punta a sollecitare la memoria e l’attenzione pubblica, magari per intercettare segnali prima non considerati.
L’importanza della collaborazione pubblica nelle indagini
Le indagini sulla sparizione di Kata restano complesse. Sono coinvolti più enti e forze dell’ordine, con attività di accertamento e ricerca sul territorio. In casi come questo, la cooperazione dei cittadini può essere decisiva. La diffusione delle immagini e delle informazioni permette a chi sa o sospetta qualcosa di fare una segnalazione rapida.
Le difficoltà legate all’edificio occupato abusivamente
Il luogo della sparizione, un edificio occupato abusivamente, rende la situazione più complicata; spesso queste aree sono poco monitorate e isolate. Per questo le autorità chiedono la massima attenzione e la collaborazione di chiunque possa fornire indizi o informazioni sul destino della bambina.
Il ricordo di Mia Kataleya rimane vivo soprattutto grazie all’impegno delle forze dell’ordine e della comunità locale, che continua a cercarla in attesa di notizie certe.