Un grave lutto ha colpito una famiglia di Sestola, piccolo comune dell’Appennino modenese. Fabio Marchioni, 36 anni, noto albergatore locale, è morto precipitando sulle rocce del torrente Dardagna. Poco dopo il padre Aurelio, 68 anni e gestore dell’hotel di famiglia in centro a Sestola, si è tolto la vita nello stesso territorio montano. La comunità resta sotto choc per questa doppia tragedia che ha segnato profondamente il paese.
La morte di fabio marchioni sul torrente dardagna
Fabio Marchioni era conosciuto come un imprenditore alberghiero attivo a Sestola da tempo. Il suo nome era legato all’Hotel del Corso, struttura storica della famiglia situata nel cuore del paese vicino al Monte Cimone. Nella giornata in cui è avvenuta la tragedia – i dettagli precisi non sono ancora completamente chiari – Fabio è stato visto cadere dalle cascate sul torrente Dardagna.
Alcuni turisti presenti nella zona hanno assistito alla scena e hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Purtroppo il giovane è morto sul colpo a causa delle ferite riportate nella caduta sulle rocce sottostanti le cascate. I sanitari del 118 intervenuti sul posto hanno tentato inutilmente di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.
Le autorità stanno indagando sulla dinamica dell’accaduto senza escludere nessuna ipotesi compresa quella che possa trattarsi di un gesto volontario anche se amici e conoscenti riferiscono che Fabio non aveva mostrato segnali preoccupanti nelle ore precedenti.
Il gesto estremo del padre aurelio marchioni
La notizia della morte improvvisa di Fabio ha avuto conseguenze devastanti all’interno della sua famiglia. Aurelio Marchioni, padre 68enne anch’egli impegnato nella gestione dell’albergo familiare insieme alla moglie e ai figli, non ha fatto ritorno a casa quella stessa sera.
I vigili del fuoco lo hanno ritrovato alcune ore più tardi all’alba seguente poco distante dal luogo dove era deceduto il figlio: anche lui si sarebbe suicidato gettandosi da un ponte nei pressi delle cascate dove era avvenuto l’incidente fatale per Fabio.
Questo secondo dramma ha confermato quanto fosse profondo il dolore vissuto dalla famiglia in quei momenti difficili ed evidenzia una sofferenza privata culminata in questo tragico epilogo.
Indagini dei carabinieri e reazioni della comunità locale
I carabinieri sono attivamente impegnati nelle verifiche per chiarire con precisione cosa sia accaduto nei giorni scorsi sull’Appennino tra Modena e Bologna. Sono state raccolte testimonianze dai presenti e dagli amici delle due vittime per ricostruire ogni dettaglio utile ad accertare le circostanze dei fatti senza tralasciare alcun elemento rilevante.
La comunità di Sestola appare profondamente scossa dall’accaduto: la famiglia Marchioni godeva infatti di stima locale grazie alla lunga presenza nell’attività alberghiera tradizionale della zona montana Appenninica emiliana; molti abitanti ricordano con affetto l’impegno generazionale dimostrato negli anni dai genitori Aurelio ed Elisabetta , ancora oggi vicina ai figli rimasti duramente provati dal lutto improvviso.
Solidarietà e rispetto dal sindaco e dalla comunità
In segno di rispetto verso questa grande perdita umana l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Magnani ha deciso rinviare alcuni eventi pubblici previsti tra l’11 ed il 12 luglio invitando tutta la cittadinanza ad unirsi nel silenzio davanti al dolore espresso dalla famiglia coinvolta nell’immane tragedia familiare sull’Appennino modenese-bolognese.