Il restauro di torre velasca, simbolo del modernismo milanese, segna un nuovo capitolo per la città . L’intervento, avviato nel 2020 dal gruppo Hines, ha riportato al centro della scena questo storico edificio, recuperando la sua identità e adattandolo alle esigenze contemporanee. Accanto alla torre, una piazza completamente pedonalizzata svela nuove aree verdi e spazi pubblici, mentre interni e facciate risplendono grazie a un restauro attento. Il progetto lega passato e futuro, con sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale e al ruolo culturale nel cuore di milano.
La riqualificazione integrale di torre velasca e la nuova piazza velasca
Il lavoro su torre velasca ha coinvolto molteplici fronti: dal consolidamento strutturale al recupero estetico, dall’efficientamento energetico alla valorizzazione urbana. Condotto dallo studio Asti Architetti, il restauro ha portato un intervento puntuale alle facciate originali disegnate dai BBPR, rivelando un intonaco innovativo in grado di cambiare tonalità secondo la luce del giorno. Questo ha ridato vita al caratteristico gioco cromatico che da sempre contraddistingue la torre.
All’interno, l’architettura ha mantenuto la disposizione originaria degli spazi, conservando materiali tradizionali come ceramiche artigianali, legni pregiati e pavimentazioni in linoleum. I dettagli storici, come le boiserie in mogano e i lampadari d’ottone brunito e vetro, sono stati restaurati per non perdere il tratto distintivo degli anni ’50. La piazza Velasca alle pendici dell’edificio è stata completamente pedonalizzata e arricchita con nuove aree verdi, alberi come ulivi e magnolie, e aree di aggregazione per favorire la socialità pubblica.
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L’impegno verso la sostenibilità si traduce nel rispetto di standard LEED Gold, con sistemi impiantistici moderni e un concept illuminotecnico progettato per integrarsi con l’architettura storica. Anche i pali della luce progettati originariamente dallo studio BBPR sono stati ripristinati, mantenendo un legame con la storia architettonica del luogo. La nuova piazza diventa così una sorta di salotto urbano, uno spazio aperto dove milano può ritrovare un punto di incontro nel suo centro storico.
Funzioni, servizi e accessibilità pensati per rivitalizzare la torre e il quartiere
Oltre al deciso intervento architettonico, la torre apre nuove prospettive di utilizzo. Il progetto prevede l’insediamento di due ristoranti, uno dei quali al 18° piano, con una vista panoramica a 360 gradi sulla città . Questi spazi contribuiranno a rendere la torre un luogo vivo e frequentato, oltre la semplice valenza simbolica. Sono previsti anche spazi destinati a retail, uffici e aree dedicate al benessere e all’ospitalità , per rispondere alle esigenze di un contesto urbano dinamico.
L’obiettivo è di trasformare la torre in un polo versatile, che si inserisca nel tessuto cittadino favorendo incontri, cultura e business. L’intervento pubblico-privato mira a riconnettere la struttura con la città e i cittadini, superando la funzione isolata che spesso aveva avuto in passato. L’accesso e la fruizione degli spazi si intendono aperti e inclusivi, per radicare torre velasca nel quotidiano di milano.
La presenza sul territorio e la combinazione di funzioni diverse, dalle aree commerciali a quelle di ristorazione, punta a stimolare una vitalità diffusa attorno all’edificio. Si tratta di un tentativo di ridare slancio a tutto il quartiere circostante, favorendo la pedonalità e l’incontro sociale nella zona del centro storico. La riconversione spinge verso una nuova lettura dello spazio pubblico e privato.
Inaugurazione e evento musicale per celebrare la rinascita della torre
La riapertura di torre velasca è stata festeggiata giovedì 15 maggio, nella nuova piazza, con la presenza di autorità cittadine e rappresentanti del progetto. Il sindaco di milano Giuseppe Sala ha partecipato all’evento con figure chiave come Mario Abbadessa di Hines Italy, Paolo Asti dello studio di architettura, e altri esponenti del mondo imprenditoriale come Fabrizio Palenzona e Alessandro Spada.
Per l’occasione si è svolto ‘Velasca Vertigo’, un concerto diretto dal maestro Enrico Melozzi. L’orchestra, composta da oltre 65 musicisti, è stata accompagnata dal soprano Mariam Battistelli e dal pianista Giuseppe Andaloro. Lo spettacolo ha voluto offrire un’esperienza di riscoperta della torre e della sua piazza, creando un legame emozionale con i milanesi. L’iniziativa ha sottolineato come la torre, pur mantenendo la sua identità storica, si rinnovi come spazio contemporaneo, vivo e aperto alla città .
Il concerto non è stato un semplice evento celebrativo. Ha rappresentato un momento di connessione, un invito a considerare torre velasca come simbolo che racconta la storia ma apre anche nuove strade per il futuro urbano e culturale di milano. Il coinvolgimento di oltre cento professionisti durante i lavori di restauro appare alla base di un progetto che mira a lasciare un segno duraturo nel cuore della città .
Dettagli tecnici e squadra coinvolta nel restauro di torre velasca
Dal 1958, anno della sua costruzione, torre velasca non aveva mai subito un restauro completo. Questo progetto, partito ufficialmente nell’ottobre 2021, ha coinvolto un team di professionisti che ha lavorato sotto la guida di Asti Architetti. La collaborazione ha incluso CEAS, ESA Engineering e ARS Aedificandi, con il ruolo di general contractor. Importante è stato il confronto continuo con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di milano, per rispettare le norme sul patrimonio storico e artistico.
Le maestranze impegnate nei lavori hanno superato le cento unità in media ogni giorno, comprendendo operai qualificati, tecnici e progettisti. Questo ha permesso di condurre un intervento meticoloso, che ha riabilitato non solo l’apparenza esterna ma anche la struttura interna, senza perdere le caratteristiche che rendono torre velasca un’icona. La struttura è stata ammodernata con sistemi tecnologici all’avanguardia per il risparmio energetico e la sostenibilità , elementi ormai necessari per qualunque edificio storico oggi.
Il restauro delle superfici ha riportato alla luce colori autentici e intonaci realizzati su misura. All’interno, materiali originali sono stati recuperati con attenzione per non alterare le atmosfere degli anni ’50. Le pavimentazioni in linoleum e le boiserie in mogano raccontano ancora una storia di design e gusto, rifinita da dettagli come lampadari dalle forme riconoscibili. L’illuminazione esterna è stata progettata per illuminare la torre e piazza Velasca con efficienza, preservando la leggibilità visiva del complesso architettonico nelle ore serali.
Questa opera di restauro lascia aperta una nuova fase per torre velasca, inserendola di nuovo nell’anima di milano, pronta ad accogliere cittadini e visitatori in uno spazio che ricorda la storia e prova a guardare avanti.