
Una donna di 38 anni è stata violentata da quattro persone durante un viaggio in auto tra Ladispoli e Santa Marinella; gli aggressori sono stati arrestati e la vittima riceve assistenza medica e psicologica. - Unita.tv
Una serata tra conoscenti si è trasformata in un dramma nella notte tra il 10 e l’11 maggio, quando una donna di 38 anni è stata aggredita e violentata all’interno di un’auto in corsa sulla via Aurelia, tra Ladispoli e Santa Marinella. Dopo poche settimane, sono scattati gli arresti nei confronti di quattro persone ritenute responsabili della violenza. Il caso ha suscitato attenzione per la gravità degli eventi e l’intervento delle forze dell’ordine.
Il contesto e i dettagli della aggressione avvenuta durante il viaggio in auto
La vittima – originaria dei Castelli Romani – aveva passato la serata con i quattro indagati in un locale sul litorale a nord di Roma. Verso la mezzanotte, durante il tragitto in auto, si è consumata la violenza. La donna era seduta sul sedile posteriore, stretta fra due degli aggressori; questi l’hanno bloccata e costretta a subire ripetutamente abusi sessuali, mentre il conducente non ha interrotto la guida, rendendo impossibile ogni tentativo di fuga o richiesta d’aiuto.
La situazione è degenerata con minacce e ulteriori colpi inferti alla vittima, che ha raccontato di aver implorato soccorso senza riuscire a ottenerlo. La brutalità dell’aggressione ha causato ferite gravi, tra cui la frattura del setto nasale, una costola rotta e varie ecchimosi sparse sul corpo. La prognosi medica parla di venti giorni di cure.
Azione dei carabinieri e provvedimenti giudiziari nei confronti degli arrestati
L’indagine è stata affidata alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e ai Carabinieri locali della stazione di Santa Marinella. Grazie alla rapidità e alla precisione delle indagini, nelle ultime settimane sono stati arrestati quattro cittadini residenti nella zona dei Castelli Romani: tre uomini e una donna.
Per i tre uomini è stato disposto il carcere; la donna invece è stata posta agli arresti domiciliari. Tutti e quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate. Le accuse si basano sulle dichiarazioni della vittima e sulle prove raccolte dai militari, che ancora proseguono le ricerche per chiarire se ci siano altre responsabilità collegate nel branco.
Il percorso di assistenza offerto alla vittima e l’evoluzione dell’inchiesta
L’azione investigativa prosegue con l’obiettivo di garantire il massimo supporto alla donna, sia sul piano medico, sia sul versante psicologico. Le autorità coinvolte hanno attivato procedure per assicurare protezione e assistenza, visto il trauma grave subito. Tra la documentazione medica e le testimonianze, la procura cerca elementi per completare il quadro probatorio.
Parallelamente, i carabinieri monitorano l’eventuale coinvolgimento di altre persone o circostanze legate all’aggressione. La donna potrà contare su un percorso di recupero e tutela, fondamentale per affrontare le conseguenze fisiche e morali di quanto accaduto nell’auto lungo la via Aurelia.