
Un incendio scoppiato nella notte tra il 4 e 5 giugno 2025 in un condominio di viale Abruzzi a Milano ha causato la morte di Sueli Leal Barbosa, che si è lanciata nel vuoto per sfuggire alle fiamme. Le indagini sono in corso per chiarire l’origine del rogo. - Unita.tv
Un drammatico incendio è scoppiato nella notte tra il 4 e il 5 giugno 2025 in un condominio di viale Abruzzi a Milano, causando la morte di Sueli Leal Barbosa, una donna brasiliana di 48 anni. L’incendio è divampato poco prima dell’una e le dinamiche dell’accaduto restano in fase di accertamento. L’appartamento coinvolto era al quarto piano di un edificio di sette piani. Barbosa, per sfuggire alle fiamme, si è lanciata nel vuoto ed è deceduta qualche ora dopo l’arrivo in ospedale. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire l’origine del rogo.
I fatti del rogo nel condominio di viale abruzzi
L’incendio è scoppiato poco prima dell’una di notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 giugno 2025. Diverse chiamate dei residenti hanno allertato i vigili del fuoco, che si sono portati rapidamente sul posto al civico 64. L’appartamento interessato dal rogo si trovava al quarto piano di un palazzo di sette piani. Quando i pompieri sono arrivati, le fiamme stavano già investendo finestre e balconi, con il calore che minacciava anche gli altri appartamenti vicini.
Testimonianze e dispersione di fumo
Secondo le prime testimonianze, alcuni vicini hanno assistito con sgomento alla scena drammatica. L’incendio ha causato un’allarmante dispersione del fumo nell’intero stabile. I vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’intero edificio. Le operazioni di messa in sicurezza si sono concluse intorno alle 6.45 della mattina successiva.
La vittima: sueli leal barbosa e la sua famiglia
Sueli Leal Barbosa aveva 48 anni ed era brasiliana. Visse a Milano da anni e lavorava come operatore socio sanitario. La donna avrebbe compiuto 49 anni il 21 giugno 2025. Aveva un figlio di dieci anni, nato da una relazione precedente. Il bambino al momento dell’incendio non si trovava con lei, perché usciva con il padre, solo fortunatamente lontano da quell’abitazione al momento del rogo.
Barbosa conviveva con un compagno brasiliano di 45 anni che non era presente nell’appartamento mentre divampava il fuoco. L’uomo è stato rintracciato in un bar in piazzale Loreto e poi accompagnato in questura per essere ascoltato. Alcuni testimoni hanno riferito di una lite tra i due, anche se non è chiaro se sia avvenuta subito prima o nelle ore precedenti all’incendio. Dai primi rilievi è emerso che la porta dell’appartamento era chiusa a chiave dall’esterno, dettaglio che solleva interrogativi sulla dinamica.
Il gesto estremo di sueli leal barbosa
Nel tentativo di sfuggire al calore intenso e al fumo che fuoriuscivano dall’appartamento in fiamme, Sueli Leal Barbosa si è lanciata nel vuoto dal quarto piano. L’impatto con il cortile interno è stato fatale. Alcuni vicini hanno assistito alla scena prima dell’arrivo dei soccorsi, restando scioccati di fronte a quel gesto disperato.
Il lancio è probabilmente stato una reazione di paura estrema e una scelta dettata dall’assenza di alternative. Il rogo si è sviluppato con rapidità e le vie di fuga interne potrebbero essere state quasi inaccessibili o bloccate, ma la dinamica completa resta ancora da ricostruire.
Intervento del soccorso
Subito dopo il gesto della donna, il personale dell’Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, è intervenuto sul posto. Sueli Leal Barbosa è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Purtroppo è deceduta alcune ore dopo l’arrivo al pronto soccorso.
Oltre a lei, altre due persone sono state condotte in ospedale in codice verde, segno che le loro condizioni, seppure preoccupanti, non erano gravi. Si tratta di persone colpite dal rogo o dal fumo, ma non direttamente dalla caduta o da ustioni profonde. Le autorità non hanno però ancora fornito dettagli sulle identità o sulle condizioni precise dei due.
Le indagini sull’origine dell’incendio e i rilievi della polizia
Gli inquirenti del Nucleo investigativo antincendio della Direzione Lombardia, coordinati dalla procura di Milano, sono intervenuti in mattinata per esaminare l’appartamento e raccogliere elementi utili. Hanno accesso al luogo del rogo nel primo pomeriggio del 5 giugno 2025.
L’obiettivo è controllare tutte le possibili cause, individuare il punto di innesco delle fiamme e verificare se siano state usate sostanze acceleranti. Questi rilievi dovrebbero chiarire se l’incendio si è generato per cause accidentali o se è stato causato da azioni dolose. Il particolare della porta chiusa dall’esterno alimenta i sospetti su una dinamica complessa.
Le autorità hanno inoltre interrogato il compagno della vittima per capire il suo ruolo nel corso dell’evento e raccogliere informazioni sulle tensioni emerse nella coppia. Il lavoro dei vigili si è infine concentrato sulla messa in sicurezza dell’edificio per consentire ai residenti di rientrare nelle proprie abitazioni.