Donna investita e uccisa in bici a Corsico, indagini in corso sul conducente per omicidio stradale
Svitlana Pavlyk, 63 anni, è morta dopo essere stata investita da un’auto a Corsico. Il conducente di 67 anni ha dichiarato di aver avuto un malore. Indagini in corso.

A Corsico, il 15 aprile 2025, Svitlana Pavlyk, 63 anni, è morta investita da un’auto il cui conducente, un uomo di 67 anni, ha dichiarato di aver avuto un malore. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. - Unita.tv
Svitlana Pavlyk, 63 anni, è morta dopo essere stata travolta in bicicletta da un’auto guidata da un uomo di 67 anni a Corsico, nel pomeriggio del 15 aprile 2025. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, la donna non ce l’ha fatta. La polizia locale ha avviato accertamenti per capire cosa è successo nei minuti prima dell’incidente.
Dinamica dell’incidente e intervento dei soccorsi
L’incidente è avvenuto poco prima delle 16 in via Sant’Adele, a pochi metri dall’abitazione di Svitlana Pavlyk. La donna stava pedalando sulla stessa direzione dell’automobilista, che però, improvvisamente, l’ha urtata violentemente con la sua Mitsubishi ASX. Dopo l’impatto, il veicolo ha proseguito la corsa per una trentina di metri fino a scontrarsi con i paletti del marciapiede e abbattere un semaforo all’incrocio con via Milano.
Inizialmente, i testimoni e gli operatori intervenuti hanno pensato a un possibile tentativo di fuga da parte del conducente. Sul posto sono arrivati due mezzi di soccorso, un’automedica, e l’elicottero del 118. La zona è stata immediatamente chiusa al traffico per permettere tutti gli interventi.
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I soccorritori hanno trovato la donna in arresto cardiaco. Trasportata d’urgenza all’ospedale San Carlo di Milano, è arrivata già in condizioni critiche con manovre di rianimazione in corso. I medici, dopo le valutazioni, hanno constatato la gravità delle ferite e dei traumi multipli, incompatibili con la sopravvivenza. Il decesso è stato dichiarato poco dopo.
Dichiarazioni del conducente e primi accertamenti delle forze dell’ordine
Il conducente dell’auto, un uomo di 67 anni, ha spiegato agli agenti di aver avuto un improvviso malore che gli ha fatto perdere il controllo del veicolo, senza che si accorgesse di aver investito la ciclista. Questa versione è al vaglio della polizia locale di Corsico che ha raccolto testimonianze e filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Il conducente è stato immediatamente trasportato all’ospedale Humanitas in codice giallo, per accertamenti medici dopo il presunto malore. Le condizioni cliniche sono stabili ma sotto osservazione.
Sul posto, oltre alla polizia locale, sono intervenuti anche i carabinieri che hanno messo in sicurezza l’area e gestito la viabilità, bloccando la strada durante le operazioni. Un fascicolo per omicidio stradale è stato aperto dalla Procura che ora attende gli esiti dei rilievi tecnici e dei video per stabilire responsabilità e dinamiche.
Profilo della vittima e impatto sulla comunità locale
Svitlana Pavlyk era residente a Corsico da diversi anni. Originaria dell’Ucraina, era ben conosciuta nella zona e aveva da poco festeggiato il suo 63° compleanno. La notizia della sua morte ha scosso i vicini e la comunità locale, che ricorda la donna come una persona tranquilla e amica di molti.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulle condizioni di sicurezza per ciclisti e pedoni nelle strade cittadine. Via Sant’Adele, strada dove è avvenuto l’investimento, è spesso percorsa da ciclisti e pedoni. La rimozione del semaforo, abbattuto dall’auto, ha creato disagi al traffico e richiesto l’intervento urgente per ripristinare l’ordine.
Le autorità invitano a prestare attenzione crescente nella guida e segnalano la necessità di controlli più frequenti sulle condizioni di salute di chi si mette alla guida, specie in fascia di età avanzata.
Aggiornamenti sulle indagini
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per fare chiarezza. Nel frattempo, la comunità di Corsico continua a piangere Svitlana e riflette sulle misure per evitare simili tragedie.