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Donna e bimba trovate morte a Villa Pamphili, la polizia segue tracce dall’america latina all’Italia

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La scoperta choc a Villa Pamphili ha acceso un’indagine internazionale: madre e figlia americane trovate senza vita, un uomo in fuga e tanti misteri da risolvere.

Nei giorni scorsi, a Villa Pamphili, uno dei parchi più grandi di Roma, sono stati trovati i corpi senza vita di una donna e di una bambina. La scena ha subito fatto scattare l’allarme. La procura di Roma insieme alla squadra mobile ha lavorato senza sosta per ricostruire chi fossero.

Il puzzle di Villa Pamphili: come sono stati identificati madre e figlia

Il primo passo è stato confermare l’identità delle vittime. Grazie al dna si è scoperto che la donna aveva 29 anni ed era cittadina Americana. Accanto a lei giaceva la sua bimba, appena sei-otto mesi. Madre e figlia, entrambe bionde con carnagione chiara.

Ma non è finita qui: gli investigatori hanno anche individuato un uomo in fuga, che sarebbe legato alla vicenda. Lui viene dal continente americano ma ha tratti latini, diversamente dalle due vittime.

La lite segnalata da “chi l’ha visto?” e le testimonianze sul posto

Un colpo di scena è arrivato da una telefonata al programma televisivo “Chi l’ha visto?”. Una persona ha raccontato di aver visto una lite violenta tra un uomo, una donna e una bambina nella zona tra Trastevere e Villa Pamphili.

Altre testimonianze hanno confermato questa versione, compresa quella di un’operatrice del servizio giardini che lavora nel parco.

Gli investigatori pensano che i tre non fossero italiani né provenissero dallo stesso paese straniero. Questo spiegherebbe perché nessuno dei loro nomi compariva nelle banche dati europee.

Indizi preziosi: il vestitino della bimba e il cappello dell’uomo

Gli inquirenti hanno messo insieme tanti piccoli dettagli per ricostruire gli ultimi momenti delle vittime. Due oggetti in particolare hanno fatto da filo rosso: il vestitino a fiori della piccola e un cappello appartenuto all’uomo.

Una videocamera vicino al mercato di Via San Silverio — poco distante da San Pietro — ha ripreso un uomo con in braccio una bimba con quel vestitino. Poco dopo si è presentato a una mensa per senzatetto mostrando un documento d’identità.

Da lì è partita la caccia all’uomo: altre dieci telecamere hanno seguito i suoi spostamenti nei dintorni del parco dove sono stati ritrovati i corpi.

Tatuaggi misteriosi e vite ai margini della società

Un dettaglio curioso riguarda il tatuaggio colorato sull’uomo in fuga: sembrava rappresentare la bandiera della Lituania ma poi si è scoperto essere un simbolo noto negli Stati Uniti.

Sembra che sia lui sia la donna vivessero ai margini della società non per necessità ma per scelta personale. Lei appariva curata nei dettagli — come le unghie smaltate — segno che teneva alla propria dignità anche se viveva in condizioni difficili.

Cosa sappiamo sulle cause delle morti? due destini diversi

La morte della donna resta avvolta nel mistero: non ci sono ferite visibili né segni evidenti di violenza sul corpo. Gli esami tossicologici escludono alcol o farmaci nel sangue.

Gli investigatori ipotizzano due possibilità: potrebbe essere morta per cause naturali oppure avvelenata con sostanze difficili da rilevare finora.

Diversa invece la sorte della bambina: secondo gli accertamenti preliminari sarebbe stata picchiata e soffocata prima che i corpi venissero abbandonati nudi nel parco romano.

L’uomo in fuga tiene sulle spine gli investigatori

L’uomo legato alla vicenda è attualmente ricercato fuori dai confini italiani. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire se abbia agito da solo o se ci siano complici nascosti dietro questa tragedia.

Ogni dettaglio raccolto — dal cappello al tatuaggio fino al documento mostrato alla mensa — può diventare decisivo per chiudere il caso e fare giustizia per madre e figlia.

La storia continua a scuotere Roma mentre gli investigatori stringono il cerchio intorno all’uomo scomparso nel nulla dopo quella tragica giornata a Villa Pamphili. Il lavoro paziente sui piccoli indizi potrebbe presto portare a nuove svolte importanti su questo caso drammatico dal sapore internazionale.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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