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Dodici anni dopo l’omicidio di fabiana luzzi la comunità di corigliano-rossano mantiene vivo il ricordo

La comunità di Corigliano-Rossano ricorda Fabiana Luzzi, vittima di violenza, con una cerimonia che evidenzia la necessità di giustizia e protezione per le donne contro gli abusi.

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A dodici anni dall'omicidio di Fabiana Luzzi, la comunità di Corigliano-Rossano si riunisce per commemorare la giovane vittima di violenza, richiamando l'attenzione sulle carenze della giustizia e la necessità di una maggiore tutela per le donne. - Unita.tv

Dodici anni dopo la tragica uccisione di Fabiana Luzzi, la comunità di Corigliano-Rossano si ritrova per commemorare una vicenda di violenza che ha segnato profondamente il territorio. Fabiana, appena 16 anni, fu brutalmente accoltellata 24 volte e bruciata dal suo ex fidanzato minorenne, un gesto che ha lasciato una ferita ancora aperta nella memoria collettiva della città calabrese.

Il ricordo di fabiana nel parco comunale di corigliano

Questa mattina, come ogni anno, cittadini e istituzioni si sono radunati nel parco comunale di Corigliano, dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi. Insieme con i membri del centro antiviolenza intitolato alla giovane e dell’associazione Mondiversi, hanno deposto fiori bianchi come simbolo di pace e rispetto. La panchina rossa, posta lì in suo onore, è stata adornata con bigliettini a forma di cuore, su cui sono stati scritti pensieri dedicati alla ragazza. Ai piedi della panchina sono state lasciate anche scarpette da danza, a ricordare una passione giovanile che Fabiana coltivava con impegno e gioia.

Non sono mancati i familiari, i genitori Mario e Rosa con le sorelle, presenti per testimoniare il loro dolore e il bisogno di mantenere vivo il ricordo della figlia e sorella. La cerimonia ha avuto momenti intensi, con la deposizione anche di rose bianche nel luogo dove il corpo di Fabiana venne ritrovato, in contrada Chiubbica. Il parco e questi luoghi restano segni tangibili di un legame che la comunità non vuole spezzare.

Le parole di mario luzzi sulla giustizia e la tutela delle donne

Mario Luzzi, padre di Fabiana, ha preso la parola durante la commemorazione mostrando tutta la sua frustrazione per l’assenza di risposte adeguate da parte dello Stato nei confronti della violenza sulle donne. Ha sottolineato che, nonostante il dibattito pubblico frequente, nella realtà giudiziaria non si vedono condanne rigorose e spesso i carnefici ottengono sconti di pena o permessi premio. “Cosa c’è da premiare?”, ha detto con un tono di amarezza evidente.

Una critica forte ha riguardato l’organizzazione dei rifugi per le donne vittime di violenza e la loro protezione. Mario Luzzi ha evidenziato l’assurdità per cui spesso le donne e i figli sono costretti a lasciare la loro casa per sfuggire ai loro aggressori, che invece possono rimanerci indisturbati. Secondo lui, questa situazione è capovolta: è la vittima a essere perseguitata nella sua vita quotidiana, dovendo ricostruire tutto da capo, anche rischiando di essere rintracciata nonostante i trasferimenti e i cambi di routine.

Il dramma delle famiglie vittime e la richiesta di ascolto

Nel suo messaggio Luzzi ha chiesto allo Stato di convocare le famiglie che hanno subito perdite simili, per ascoltare il loro dolore quotidiano. Ha spiegato che la vita cambia per sempre: “Perdere un figlio è come perdere un organo vitale”. Questa mancanza di parte del proprio sé lascia cicatrici che segnano ogni attimo.

Ha denunciato che in realtà le vittime sono quelle condannate a vivere con questa ferita profonda, mentre i carnefici sembrano vivere una vita meno segnata dalle conseguenze delle loro azioni. Questo ha aperto una discussione sulla necessità di una maggiore attenzione e misure più efficaci per garantire giustizia e protezione reale alle donne, evitando che il peso del trauma ricada sempre su chi subisce la violenza.

La commemorazione come chiamata a riflettere

La commemorazione di oggi a Corigliano-Rossano non è soltanto un ricordo, ma una chiamata a riflettere sulle lacune ancora presenti nella tutela delle vittime di violenza. La memoria di Fabiana Luzzi resta immutata, a ricordare quanto sia urgente affrontare questi problemi nella società.