L’analisi del dna rinvenuto sotto le unghie di chiara poggi resta uno dei passaggi chiave nel caso che ha scosso pavia. I consulenti hanno completato la fase preliminare della conservazione dei reperti in questura a milano, ma non è stata definita una data precisa per l’esame comparativo con il profilo genetico dell’indagato andrea sempio. Questo elemento potrebbe fornire riscontri decisivi nelle indagini sulla morte della giovane.
Lavori di tamponatura e conservazione dei reperti in questura
Le operazioni svolte dai consulenti incaricati si sono concentrate sulla tamponatura degli ultimi materiali biologici raccolti durante le indagini. Questi interventi sono fondamentali per preservare l’integrità delle tracce genetiche prima dell’analisi forense vera e propria. Il lavoro è stato eseguito presso gli uffici della Questura di milano, dove si trovano attualmente i campioni da sottoporre agli accertamenti scientifici.
L’importanza della tamponatura per il dna
La tamponatura permette infatti di isolare e mantenere intatto il dna presente su superfici delicate come quelle delle unghie, evitando contaminazioni o degrado che potrebbero compromettere i risultati successivi. Gli esperti hanno comunicato che questa fase si è conclusa senza intoppi, garantendo così la qualità del materiale destinato all’esame comparativo.
Il ruolo cruciale del dna nella ricostruzione del caso garlasco
Il dna ritrovato sotto le unghie di chiara poggi rappresenta una traccia potenzialmente determinante per identificare eventuali contatti violenti avvenuti prima della sua morte. La presenza di materiale genetico non riconducibile alla vittima può indicare uno scontro diretto con l’aggressore o comunque una vicinanza fisica rilevante ai fini investigativi.
Nel procedimento penale aperto dalla Procura di pavia, questo dato assume particolare rilievo perché la consulenza tecnica ha attribuito il profilo genetico trovato a andrea sempio, unico indagato nel caso fino ad ora. Tuttavia manca ancora lo step finale della verifica ufficiale attraverso il confronto diretto tra i due campioni biologici.
Prossimi passi: attesa per la fissazione della data dell’esame comparativo
Nonostante il completamento delle operazioni preliminari sui reperti biologici in questura a milano, non è stata ancora stabilita quando avverrà l’incrocio tra il dna estratto dalle unghie e quello prelevato dall’indagato andrea sempio. La decisione spetta ai magistrati incaricati che devono coordinarsi con i laboratori specializzati nella materia.
Questa fase sarà decisiva perché potrà confermare o escludere definitivamente una connessione diretta tra sempio e la vittima al momento dell’aggressione fatale. L’attesa prosegue quindi sia da parte degli inquirenti sia dagli osservatori esterni interessati all’evoluzione delle indagini sul delitto garlasco.
Aggiornamenti dalla procura e dai consulenti tecnici dopo l’incidente probatorio
Al termine dell’incidente probatorio tenutosi presso gli uffici milanesi dedicati alle analisi forensi sono arrivate alcune precisazioni direttamente dai consulenti coinvolti nel procedimento giudiziario. Hanno spiegato chiaramente come si sia conclusa proprio la fase relativa alla preparazione dei campioni destinati al test sul dna ma senza poter indicare tempistiche certe sull’effettuazione dello stesso confronto genetico definitivo.
Questo passaggio richiama l’importanza attribuita a ogni dettaglio tecnico nell’ambito investigativo giudiziario quando si tratta di prove così sensibili ed essenziali come quelle derivanti dal codice genetico umano coinvolto in casi criminali complessi come quello riguardante chiara poggi.