L’arresto di francis kaufmann in Grecia per l’omicidio della piccola andromeda ha aperto nuovi scenari nelle indagini. La scoperta del suo dna sul sacco nero che avvolgeva il corpo senza vita di anastasia, madre della bambina, potrebbe far cambiare l’accusa da omicidio a duplice omicidio. Le autorità italiane attendono l’estradizione dell’uomo per procedere con ulteriori accertamenti e raccogliere impronte e profilo genetico ufficiale.
Arresto ed estradizione di francis kaufmann
Francis kaufmann, 46 anni, è stato fermato in Grecia con l’accusa principale di aver ucciso la figlia andromeda. Il ritrovamento del cadavere della bambina nel parco di villa pamphili a roma aveva già acceso i riflettori sulla vicenda. Accanto al corpo della piccola è stato trovato anche quello senza vita della madre anastasia trofimova, cittadina russa residente in Italia.
L’arresto all’estero ha fatto scattare le procedure per riportare kaufmann in Italia e permettere agli investigatori italiani di completare le indagini direttamente sul territorio nazionale. L’estradizione dovrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane così da consentire alle forze dell’ordine italiane d’acquisire il dna ufficiale e le impronte digitali dell’uomo.
Rilevanza del dna trovato sul sacco nero
Il dato più recente riguarda proprio la scoperta delle tracce biologiche sull’involucro nero che copriva il corpo senza vita di anastasia trofimova. Le analisi hanno evidenziato un profilo genetico maschile riconducibile a francis kaufmann su quel sacco plastico utilizzato presumibilmente durante o dopo l’aggressione mortale alla donna.
Questa nuova prova apre la strada all’ipotesi che non solo la bimba sia stata vittima ma anche la madre stessa potrebbe essere stata uccisa dall’indagato. Sullo stesso sacco sono stati trovati altri oggetti appartenenti ad anastasia con tracce dello stesso dna maschile miste a saliva e sangue.
Metodo scientifico dietro alla scoperta del profilo genetico
Gli investigatori hanno lavorato partendo dai due principali profili genetici noti: quello della madre russa anastasia trofimova e quello della figlia andromeda. Attraverso un confronto dettagliato tra questi dati biologici e quelli ricavati dagli oggetti recuperati sulla scena del crimine è emersa una componente maschile nel materiale misto raccolto.
In particolare metà del patrimonio genetico presente sulle tracce coincide con quella isolata nella neonata deceduta; questo elemento porta gli esperti a ipotizzare che quel dna possa appartenere al padre dichiarato dalla stessa vittima minore: francis kaufmann. Nonostante ciò gli inquirenti devono ancora acquisire formalmente il suo profilo completo una volta effettuata l’estradizione.
Implicazioni legali delle nuove prove raccolte
La presenza confermata del dna maschile attribuibile a francis kaufmann sugli oggetti personali legati ad anastasia cambia radicalmente lo scenario giudiziario attorno al caso. Fino ad ora si era parlato esclusivamente dell’assassinio della piccola andromeda; ora si apre uno spiraglio verso un doppio omicidio potenziale se verranno dimostrati i collegamenti diretti tra l’uomo ed entrambi i decessi.
Gli elementi raccolti finora costituiscono basi solide su cui costruire nuove accuse formali contro kauffman appena sarà processabile in Italia dopo l’arrivo dal paese estero dove era detenuto per ordine delle autorità italiane competenti.