La svolta genetica è emersa nelle carte dell’inchiesta sulla morte di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, rinvenute senza vita lo scorso 7 giugno a Villa Pamphili, Roma. Gli esami del dna, disposti dalla procura, confermano che Francis Kaufmann è il padre biologico della bambina. Questa conferma apre un nuovo capitolo in un’indagine ancora carica di punti oscuri.
La relazione tra Francis Kaufmann e Andromeda: conferma genetica nel cuore dell’indagine
Gli accertamenti sul dna sono stati fondamentali per confermare il legame paterno tra Francis Kaufmann, 46 anni, e la piccola Andromeda. Gli esami, condotti dagli esperti su disposizione della procura, hanno sciolto ogni dubbio sull’identità del padre biologico della bimba trovata morta insieme alla madre nel parco di Villa Pamphili. Questo risultato ha aggiunto un elemento chiave alle indagini per duplice omicidio aggravato coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
Kaufmann si trova ora nel carcere di Rebibbia, dove è stato trasferito dopo l’estradizione dalla Grecia. Il suo coinvolgimento nel caso resta sotto forte sospetto, ma l’uomo ha scelto di non rispondere alle domande durante l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, esercitando il diritto di non parlare. La conferma del rapporto padre-figlia avvicina gli inquirenti alla ricostruzione degli ultimi momenti di vita della bambina, ma non scioglie il mistero sulle cause esatte di morte e le eventuali responsabilità.
Le indagini medico-legali sulle cause della morte di Anastasia: i risultati attesi e le ipotesi al vaglio
Le analisi mediche sul corpo di Anastasia Trofimova procedono all’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica. I test istologici sono attualmente in corso e dovrebbero fornire risposte più precise sulle modalità del decesso. Tra le piste prese in considerazione dagli investigatori c’è quella del soffocamento, ma ancora non ci sono certezze definitive. Gli esami istologici sono fondamentali per individuare eventuali segni di violenza o altre cause che possano aver determinato la morte della giovane madre.
Anastasia, che proveniva da Omsk in Siberia, aveva cercato in Italia una nuova esistenza insieme alla figlia, ma la sua vita si è fermata tragicamente in quel parco. Le indagini medico-legali si intrecciano a quelle giudiziarie; il quadro rimane complesso e ogni nuovo esame apre ulteriori interrogativi sulla dinamica dell’episodio.
La ricostruzione delle ultime ore: tentativi di chiarire il ruolo di Francis Kaufmann nelle drammatiche vicende di Villa Pamphili
Le indagini cercano di mettere insieme i tasselli riguardanti le ore precedenti alla scoperta dei corpi di Anastasia e Andromeda a Villa Pamphili. L’obiettivo degli inquirenti è delineare la presenza e gli spostamenti di Francis Kaufmann, figura centrale in questa vicenda. Nonostante i sospetti, la sua versione dei fatti non è ancora emersa, a causa della scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere.
È importante capire se ci siano stati episodi di violenza o situazioni di conflitto nella relazione tra Kaufmann e Anastasia. L’uomo è coinvolto come principale indagato nel duplice omicidio aggravato, ma i punti da chiarire restano molti. La bambina, di pochi anni, rappresenta una vittima innocente in una storia che si carica di dolore e mistero, proprio nel cuore di Roma.
Il lavoro degli investigatori si concentra ora su testimonianze, tracce e accertamenti tecnici che possano ricostruire le ultime ore di vita della madre e della figlia. La conferma genetica apre il campo a nuovi interrogativi sulla natura del legame e le responsabilità che potrebbero emergere dall’esame degli eventi precedenti al tragico ritrovamento.
La vicenda, ancora avvolta dal silenzio di chi ha scelto di non parlare, prosegue tra attese per i risultati delle analisi e approfondimenti sulle prove raccolte sul luogo della tragedia. Le indagini restano aperte, alla ricerca di risposte precise su quanto accaduto quel 7 giugno a Villa Pamphili.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Davide Galli