Lunedì 12 maggio 2025 è stato un giorno complicato per chi ha viaggiato in treno tra Roma e Napoli. Un guasto agli impianti di circolazione sull’alta velocità ha bloccato diverse corse, provocando cancellazioni e ritardi fino a quasi tre ore. Nel frattempo, a Fiumicino, un principio di incendio al terminal 1 ha creato ulteriori disagi. Le ripercussioni si sono avvertite sia ai binari che all’aeroporto, con interventi tempestivi e diverse reazioni politiche.
Guasto agli impianti sulla linea Roma-Napoli: fermi e ritardi per ore
Il problema più grave è nato sulla linea alta velocità che collega Roma a Napoli, dove il sistema di controllo degli impianti ha subito un improvviso malfunzionamento. Il blocco ha causato l’interruzione della circolazione ferroviaria già dalle prime ore del mattino. Gli operatori di Rete Ferroviaria Italiana hanno confermato che due guasti si sono manifestati lungo la tratta, limitando fortemente il passaggio dei treni.
Ritardi e cancellazioni per i convogli ad alta velocità
I convogli ad alta velocità sono stati oggetto di cancellazioni e ritardi consistenti. Ai passeggeri in stazione Termini è stato impossibile trovare informazioni chiare e aggiornate senza lunghe attese. Il ritardo massimo ha superato 170 minuti in alcuni casi, con pesanti disagi per turisti e pendolari. Molti treni hanno subito deviazioni sul percorso standard per evitare le aree più critiche, complicando ulteriormente la mobilità.
La rete ferroviaria ha impiegato tutta la giornata per cercare di ripristinare l’operatività completa. Al primo pomeriggio si è registrata una graduale ripresa della circolazione, ma non tutti i collegamenti sono tornati in orario. Traffico intenso e treni in ritardo hanno rappresentato l’ordinario fino a sera su questa tratta fondamentale per la mobilità tra le due città.
Intervento vigili del fuoco per incendio al terminal 1 di Fiumicino
Nel pomeriggio di lunedì si è aggiunto un altro problema al traffico, questa volta non ferroviario. Un principio d’incendio ha interessato un’area vicina al molo D del terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, in particolare nella zona finger utilizzata per l’imbarco dei passeggeri. Il tetto ha cominciato a bruciare, sprigionando un fumo intenso e visibile da diversi punti dello scalo.
Pronto intervento per domare le fiamme
I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente per domare le fiamme, che sembrano essere partite da una guaina o materiale simile presente sulla copertura. Lo scalo, gestito dalla società Adr, ha precisato che nessun volo ha subito ritardi a causa del rogo, né vi sono stati problemi per l’evacuazione o la sicurezza dei passeggeri.
Le operazioni di messa in sicurezza dell’area sono state completate poco dopo le 15:00. L’incendio è stato spento, il fumo è sparito e le normali attività sono riprese senza interruzioni visibili. Non sono state rese note al momento le cause esatte, ma si indaga su eventuali difetti strutturali o materiali incendiari.
Le reazioni politiche dopo i disagi su treni e aeroporto
Gli incidenti di lunedì hanno provocato alcune reazioni da parte dei rappresentanti politici. Il deputato del Movimento 5 stelle Francesco Silvestri ha criticato apertamente il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, chiedendo un’attenzione maggiore alle questioni legate alla mobilità e ai trasporti. Silvestri ha definito la situazione “devastante” per i pendolari, che ogni giorno si trovano di fronte a disservizi simili.
Richieste di dimissioni e critiche al governo
Raffaella Paita, senatrice e capogruppo di Italia Viva, ha invece avanzato la richiesta di dimissioni per il ministro Salvini, accusandolo di scaricare le responsabilità ogni volta che si presentano malfunzionamenti. Paita ha evidenziato come spostarsi tra Napoli e Roma sia diventato estremamente difficile a causa dei continui guasti sulla linea alta velocità.
Questa giornata complessa mette sotto pressione il governo e i gestori delle infrastrutture ferroviarie e aeroportuali. Il coordinamento tra enti responsabili e la manutenzione degli impianti emergono come nodi cruciali da affrontare per evitare il ripetersi di tali eventi. Intanto, i pendolari e viaggiatori attendono risposte più concrete e interventi risolutivi.