La mattinata del 7 luglio ha segnato una giornata complicata per migliaia di pendolari che si spostano tra Minturno, Roma e Nettuno. I lavori programmati alla stazione di Roma Casilina hanno provocato la cancellazione di numerosi treni nelle prime ore del giorno, creando disagi significativi soprattutto durante le ore più critiche per chi deve raggiungere la capitale per lavoro o studio. Le promesse di un servizio sostitutivo con bus navetta non sono bastate a evitare lunghe attese e viaggi estenuanti.
Lavori alla stazione di roma casilina e impatto sulle linee fl7 e fl8
Il 7 luglio, tra le 6:00 e le 10:30, diversi convogli delle linee FL7 e FL8 sono stati cancellati a causa degli interventi tecnici in corso presso la stazione romana della Casilina. Questi lavori erano stati annunciati da tempo da Trenitalia con l’obiettivo di migliorare l’infrastruttura ferroviaria ma hanno avuto come effetto immediato una riduzione drastica dei collegamenti disponibili nelle prime ore del mattino.
Per molti pendolari questa fascia oraria rappresenta il momento cruciale della giornata lavorativa o scolastica. La sospensione dei treni ha costretto gli utenti a cercare soluzioni alternative spesso poco praticabili o molto lente. L’assenza dei convogli ha creato problemi sia nei punti principali della linea che nelle fermate intermedie, generando confusione sulla reale disponibilità del servizio.
Le autorità avevano previsto un piano sostitutivo basato su autobus navetta in grado teoricamente di coprire i percorsi ferroviari interrotti ma la gestione pratica si è rivelata ben diversa dalle aspettative.
Caos sui bus navetta: attese lunghe e viaggi prolungati
Nonostante il piano comunicato da Trenitalia prevedesse bus sostitutivi pronti ad accogliere i passeggeri rimasti senza treno, molte testimonianze raccolte sui social mostrano una realtà ben diversa. I pullman erano sovraffollati già dalle prime corse con persone ammassate in piedi senza spazio sufficiente neanche per muoversi agevolmente.
A Campoleone, punto nevralgico sulla linea Roma-Nettuno dove molti treni terminavano corsa anticipatamente, si è verificata quella che alcuni utenti hanno definito “una transumanza” verso gli autobus disponibili. La concorrenza serrata tra passeggeri ha reso difficile salire a bordo prima dell’arrivo dei mezzi successivi mentre le temperature elevate rendevano l’attesa ancora più faticosa.
Un racconto emblematico arriva da un pendolare che su Facebook ha descritto così la sua esperienza: “Ho preso un bus alle 8:30 da Campoleone ed sono arrivato a Torricola alle 10:12.” Un tragitto che normalmente richiede meno di quaranta minuti si è trasformato in quasi due ore sotto stress fisico ed emotivo.
Anche chi riusciva ad accedere ai pochi treni ancora operativi trovava vagoni strapieni dove respirare era difficile mentre i passeggeri mostravano segni evidenti d’esaurimento dovuti al sovraffollamento prolungato nel tempo.
Nuove giornate critiche previste nel calendario estivo
I disagi non finiranno qui perché altre giornate simili sono già programmate nei prossimi giorni estivi. Il calendario prevede ulteriori cancellazioni il 9, l’11 e il 15 luglio su varie tratte regionali oltre alle linee FL7 ed FL8 coinvolgendo anche collegamenti come Roma-Albano Laziale, Frascati, Velletri oltre ai percorsi verso Napoli via Formia o Cassino.
Trenitalia conferma l’impiego delle navette sostitutive anche in queste date ma dopo quanto avvenuto nella mattinata del sette appare evidente come questo sistema fatichi a reggere il carico degli utenti coinvolti soprattutto negli orari più frequentati dai pendolari urbani ed extraurbani.
Gli abbonamenti mensili restano validi ma non sempre garantiscono un viaggio dignitoso né tempi ragionevoli; questo alimenta dubbi sull’efficacia delle misure adottate finora durante questi interventi infrastrutturali necessari ma mal gestiti sul fronte dell’organizzazione logistica quotidiana dei trasporti regionali intorno alla capitale italiana.