Dipendenti di una pizzeria a milano colpiti da malori dopo pranzo, un uomo muore poco dopo
Un tranviere di Milano, Davide Teruzzi, è deceduto dopo aver pranzato in una pizzeria di via Fabio Filzi. Indagini sono in corso per verificare la qualità del cibo e le condizioni igieniche.

Un episodio a una pizzeria di Milano vicino alla Stazione Centrale ha causato malesseri a diversi clienti, tra cui un tranviere deceduto giorni dopo; le autorità hanno avviato indagini sulla qualità e sicurezza alimentare del locale. - Unita.tv
Un episodio che coinvolge una pizzeria di milano ha scosso la zona stazione Centrale: diversi dipendenti, tra cui un tranviere, hanno accusato malesseri dopo aver pranzato in un ristorante di via Fabio Filzi. Uno di loro è deceduto pochi giorni dopo in ospedale. L’accaduto apre interrogativi sulla qualità del cibo servito e sulle condizioni igieniche, mentre le autorità hanno avviato indagini per accertare ogni dettaglio.
La tragedia del tranviere: dal primo malore al decesso al san raffaele
Domenica 4 maggio, Davide Teruzzi, cinquantenne tranviere milanese, ha deciso di pranzare con colleghi nella stessa pizzeria segnalata da Ferrario. Hanno scelto un pasto a base di pesce e molluschi. Dopo aver consumato il cibo, alcuni hanno subito manifestato malesseri tali da costringerli al pronto soccorso.
Tre giorni dopo, Teruzzi ha avuto un grave attacco cardiaco. È stato portato al san raffaele di milano, dove domenica 11 maggio è deceduto. Al momento non è stata confermata una relazione diretta tra il cibo consumato e il decesso, anche se la coincidenza ha spinto i carabinieri del Nas a iniziare un’indagine approfondita.
Alcuni colleghi di lavoro e amici si chiedono se si sarebbe potuto evitare questa tragedia con un intervento preventivo. La pizzeria è ora sotto osservazione per verificare la qualità degli alimenti e le condizioni igieniche.
La recensione che anticipa i problemi: una cliente racconta la sua esperienza negativa
Il 21 marzo 2025, Laura Roberta Ferrario, quarantaquattrenne che lavora vicino alla stazione Centrale di milano, si è seduta al ristorante pizzeria friends di via Fabio Filzi per un pranzo veloce. Per motivi di tempo, ha ordinato una pizza margherita, scelta semplice e comune. La cliente ha trovato la pizza immangiabile: ha descritto la consistenza simile a cartone, un cattivo gusto del pomodoro e un formaggio di qualità scadente, con una cottura approssimativa.
Il disagio fisico non ha tardato a manifestarsi: nausea crescente e dolori addominali intensi, tanto da dover rinunciare a mangiare per giorni. Nonostante la gravità dei sintomi, non è ricorsa all’ospedale, preferendo curarsi in casa. La donna ricorda ancora con fastidio quell’esperienza e ammette di aver pubblicato una recensione on line per mettere in guardia altri clienti. Solo in seguito però ha capito che forse avrebbe dovuto segnalare formalmente il fatto. La paura che la sua denuncia mancata possa aver influito sul destino di chi ha avuto un malore settimane dopo la tormenta.
Gli accertamenti dei carabinieri del nas: cosa si indaga e cosa potrebbe emergere
I carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità hanno avviato accertamenti al ristorante pizzeria di via Fabio Filzi, segnalato a seguito delle esperienze negative e dei malori occorsi ai clienti.
Le indagini mirano a stabilire se vi siano state violazioni nella conservazione o preparazione degli alimenti. Verranno analizzati campioni di cibo eventualmente rimasti e verificati i registri delle forniture. L’obiettivo è capire se si tratti di un episodio isolato o se siano emersi problemi di sicurezza alimentare sistematici.
È atteso il risultato degli esami clinici per capire se il tipo di intossicazione o contaminazione alimentare possa aver contribuito all’aggravarsi della salute di Teruzzi e degli altri dipendenti. La situazione ha già messo sotto pressione il locale, che potrebbe ricevere sanzioni o interdizioni se le irregolarità saranno confermate.
Il ruolo delle recensioni online nei controlli igienici e sanitari
L’esperienza di Ferrario evidenzia un altro aspetto legato alla sicurezza alimentare: la mancata segnalazione formale rappresenta un limite nell’attenzione verso questi eventi. Le recensioni online, pur essendo un documento pubblico, spesso non hanno lo stesso peso di una denuncia alle autorità competenti.
In questo caso la cliente ha solo riportato la sua esperienza in maniera chiara, ma senza avviare segnalazioni ufficiali che avrebbero potuto far scattare un’ispezione tempestiva. Alle autorità spetta il compito di ricevere e valutare anche questo tipo di attentati alla salute pubblica per intervenire con alacrità.
Il caso dimostra quanto sia importante segnalare malesseri legati a cibo consumato in ristoranti, specialmente se accompagnati da sintomi gravi. Anche attraverso canali ufficiali si può ottenere un riscontro più rapido e una possibile prevenzione di nuovi eventi critici tra clienti incauti.
Le reazioni e le conseguenze immediate dopo i malori
Dopo che pochi clienti hanno accusato malori in pizzeria, sul posto sono intervenuti i sanitari del pronto soccorso, chiamati dai colleghi di lavoro di Teruzzi. Questi malesseri hanno avuto un impatto immediato sul personale e sulle attività del locale.
Il clamore suscitato dal decesso ha portato a una sospensione temporanea delle attività, almeno in attesa di chiarimenti. Alcuni clienti abituali hanno espresso preoccupazione per eventuali rischi igienici e hanno evitato di tornare in quel luogo fino a quando non saranno rese note le risultanze ufficiali.
La vicenda ha sollevato l’attenzione sul controllo della qualità alimentare negli spazi pubblici e sulle responsabilità degli esercenti nel mantenere standard di sicurezza. Con il passare dei giorni la situazione verrà monitorata da vicino e le autorità sanitarie aggiorneranno i cittadini sull’esito degli accertamenti in corso.