Dopo le dimissioni ufficiali di massimo del signore, assessore con deleghe importanti nella giunta di melzo, si apre la fase della ricomposizione degli incarichi. Le deleghe lasciate vacanti riguardano ambiti chiave per la città , come l’istruzione e l’edilizia scolastica. Le discussioni interne alla maggioranza sono in corso, mentre la minoranza critica la gestione comunicativa e il turnover nella giunta.
Le dimissioni ufficiali di massimo del signore e le deleghe vacanti
Massimo del signore ha formalmente lasciato il suo incarico nella giunta comunale di melzo la settimana scorsa. Questo passaggio, atteso dopo le indiscrezioni circolate nei giorni precedenti, ha ufficializzato un cambiamento che interessa alcune deleghe di peso nelle attività amministrative della città . Le sue responsabilità riguardavano, tra l’altro, l’istruzione, il commercio e l’edilizia scolastica, settori fondamentali per la gestione e lo sviluppo locale.
Il sindaco antonio fusè ha confermato l’avvio delle procedure per individuare un successore per le deleghe rimaste scoperte, sottolineando la delicatezza della situazione interna alla maggioranza. Per ora circolano già nomi per due degli incarichi lasciati vacanti: il vice sindaco lino ladini, che già si occupa dei lavori pubblici e dell’urbanistica, sarebbe destinato a prendersi l’edilizia scolastica; mentre diana marangoni, ex assessora alla cultura, potrebbe ricevere la delega al commercio. Rimane ancora in sospeso la nomina del nuovo assessore all’istruzione, uno dei ruoli più complessi ed importanti.
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Il ruolo cruciale del nuovo assessore all’istruzione
La delega all’istruzione rappresenta uno dei nodi più delicati del rimpasto. Il sindaco fusè ha spiegato che la scelta del nuovo responsabile passerà attraverso un confronto approfondito tra i membri della coalizione che sostiene la giunta. Il tema è rilevante, dal momento che le politiche educative incidono direttamente sulla vita di molte famiglie melzesi e sulla programmazione delle scuole cittadine.
Al momento le voci sui potenziali candidati restano indiscrezioni non ufficiali. L’amministrazione preferisce mantenere un certo riserbo, per evitare tensioni premature e consentire un’analisi accurata delle opzioni disponibili. Il sindaco ha manifestato l’intenzione di evitare scelte affrettate e di mantenere una riflessione ponderata, con l’obiettivo di individuare un profilo che possa rispondere alle esigenze del territorio e garantire continuità nelle attività .
Le critiche della minoranza e il clima politico a melzo dopo tre assessori dimissionari
Nelle ultime settimane la minoranza si è fatta sentire con critiche rivolte soprattutto alla comunicazione sulle nomine. luca mosconi, esponente di melzo si rigenera, ha commentato proprio le indiscrezioni apparse sui giornali, che avrebbero anticipato di fatto le comunicazioni ufficiali rivolte ai consiglieri comunali. Questo atteggiamento ha fatto nascere malumori e richieste di maggiore trasparenza nelle decisioni interne alla giunta.
Un dato che pesa ulteriormente sul quadro politico di melzo è il numero di assessori dimissionari dall’inizio del secondo mandato di antonio fusè: massimo del signore è il terzo esponente che lascia la squadra. Prima di lui, hanno rassegnato le dimissioni sara cannizzo e francesco ferrari, suscitando varie reazioni nei diversi schieramenti. Questo ricambio negli incarichi contribuisce a creare un clima di incertezza, attenzione e rintraccolta sulle prospettive dell’amministrazione, senza dimenticare l’impatto sulle attività quotidiane del comune.
I ruoli di lino ladini e diana marangoni nelle nuove assegnazioni
Le voci più concrete che circolano riguardano l’assegnazione di due importanti incarichi. lino ladini, già vice sindaco con deleghe ai lavori pubblici e all’urbanistica, sarebbe chiamato a occuparsi anche dell’edilizia scolastica. Questa decisione permetterebbe di concentrare le responsabilità legate alle infrastrutture sotto un’unica figura, assicurando continuità progettuale in un settore critico per il benessere delle scuole e degli studenti.
diana marangoni, che in passato ha ricoperto la carica di assessora alla cultura, potrebbe assumere il controllo del commercio. Questa delega implica la gestione delle dinamiche economiche cittadine, con particolare attenzione al sostegno delle attività commerciali locali e agli eventi che animano la città . La sua conoscenza pregressa dei meccanismi amministrativi potrebbe facilitare la transizione e l’avvio di nuove iniziative.
Al momento però, nessuna nomina è stata ufficializzata e tutto rimane in attesa di sviluppi, in attesa di una definizione che non dovrebbe tardare ad arrivare nelle prossime settimane.