Diminuzione dei morti sulle strade nel 2024: un passo avanti, ma ancora troppi rischi

Nel 2024, l’Unione Europea ha registrato circa 19.800 morti sulle strade, con l’Italia sopra la media europea. Necessari interventi mirati per migliorare la sicurezza, soprattutto per le categorie vulnerabili.
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Diminuzione dei morti sulle strade nel 2024: un passo avanti, ma ancora troppi rischi - unita.tv

Nel 2024, l’Unione Europea ha registrato una significativa riduzione dei decessi sulle strade, con circa 19.800 morti, 600 in meno rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante questo miglioramento, la situazione rimane critica, con forti disparità tra i vari Stati membri. L’Italia, pur avendo visto un lieve calo, si colloca ancora sopra la media europea per numero di vittime in relazione alla popolazione. Le statistiche evidenziano la necessità di un impegno maggiore per migliorare la sicurezza stradale, in particolare per le categorie più vulnerabili.

La situazione della sicurezza stradale in Europa

I dati ufficiali dell’Unione Europea mostrano un calo del 3% nel numero di vittime sulle strade, ma secondo Apostolos Tzitzikostas, commissario per i Trasporti e il Turismo, questo non è sufficiente. Le strade extraurbane sono particolarmente pericolose, rappresentando il 52% dei decessi, mentre le strade urbane e le autostrade contribuiscono rispettivamente con il 38% e il 9%. La predominanza maschile tra le vittime è evidente, con il 77% degli incidenti che coinvolgono uomini. Gli anziani, in particolare quelli sopra i 65 anni, costituiscono il 31% delle vittime, nonostante rappresentino solo il 21% della popolazione totale. Questo dato mette in luce la vulnerabilità di questa fascia di età, che continua a crescere rispetto agli anni precedenti.

Analisi dei dati sulla mortalità stradale

Per comprendere meglio la situazione, è fondamentale analizzare i tassi di mortalità, ovvero il numero di morti ogni milione di abitanti. La media dell’Unione Europea si attesta a 44 morti per milione. Paesi come la Svezia e la Danimarca si distinguono per la loro sicurezza stradale, con rispettivamente 20 e 24 decessi per milione. Al contrario, Bulgaria e Romania presentano i tassi più elevati, con 74 e 77 morti per milione. L’Italia, con 51 morti ogni milione, si colloca leggermente al di sotto della media europea, mostrando un calo rispetto ai 52 del 2023. Tuttavia, è evidente che il Paese deve continuare a lavorare per ridurre ulteriormente il numero di vittime.

Feriti gravi e tendenze negli incidenti stradali

Dal 2019 al 2023, le statistiche indicano un miglioramento, con un migliaio di vittime in meno tra gli occupanti delle auto e una riduzione di 900 decessi tra i pedoni. Tuttavia, la situazione per motociclisti e ciclisti è meno incoraggiante, con una diminuzione di meno di 100 unità in entrambi i casi. È importante notare che per ogni morte si registrano circa cinque feriti gravi, il che porta a un totale di circa 100.000 feriti gravi all’anno nei Paesi dell’Unione Europea. Anche se la tendenza generale è in calo, le differenze tra i vari Stati membri rimangono significative, evidenziando la necessità di strategie mirate per affrontare le specificità locali.

La necessità di interventi mirati

Le statistiche sulla sicurezza stradale in Europa mettono in evidenza l’urgenza di interventi mirati per migliorare la situazione. Le categorie vulnerabili, come gli anziani e i giovani, richiedono attenzione particolare, così come le strade extraurbane, dove si concentra la maggior parte dei decessi. Le politiche di sicurezza stradale devono essere rafforzate e adattate alle diverse realtà nazionali, per garantire che ogni vita venga protetta e che il numero di incidenti continui a diminuire. La sfida è grande, ma con un impegno collettivo e strategie efficaci, è possibile fare progressi significativi nella riduzione dei decessi sulle strade.