Due noti dentisti di Milano, Aldo Bruno Giannì e Alessandro Baj, sono al centro di un’inchiesta che ha portato alla loro accusa di truffa ai danni del Policlinico. Entrambi sono anche docenti presso l’Università Statale di Milano. Le indagini hanno rivelato presunti abusi legati a una convenzione sull’attività libero-professionale, che avrebbe consentito loro di operare in una struttura privata al di fuori dell’azienda sanitaria pubblica. A seguito di questo procedimento, è emerso un piano di lavoro di pubblica utilità che coinvolgerà diverse iniziative sociali.
Accuse e indagini
Nel 2022, i pubblici ministeri Giovanna Cavalleri e Paolo Storari hanno avviato un’indagine nei confronti di Giannì e Baj, accusandoli di aver sfruttato la convenzione per l’esercizio straordinario dell’attività libero-professionale. Attraverso la società “Face Time srl“, costituita con le loro mogli, avrebbero perpetrato una truffa ai danni del Policlinico, generando un profitto illecito. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Milano hanno portato al sequestro preventivo di 146.000 euro, relativo al periodo 2020-2022.
Tuttavia, la difesa ha contestato le accuse, sostenendo che vi fosse stata una malinterpretazione della normativa complessa. Gli avvocati Gian Alberto Elli e Gabriele Minniti hanno presentato una richiesta di ricalcolo del danno, riducendo la somma contestata a 43.000 euro e ampliando il periodo di indagine dal 2020 al 2022 al periodo 2018-2022. In seguito a questa revisione, i due dentisti e le loro mogli hanno accettato di restituire i 43.000 euro e di pagare ulteriori 30.000 euro come risarcimento per danni non patrimoniali e di immagine.
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Messa alla prova e impegni sociali
Dopo aver raggiunto un accordo con la magistratura, Giannì e Baj hanno richiesto di essere ammessi all’istituto della “messa alla prova“. Questo strumento consente la sospensione del procedimento penale a fronte di un impegno in lavori di pubblica utilità . La giudice Rossana Mongiardo ha accolto la richiesta, stabilendo che se il lavoro avrà esito positivo, il reato sarà considerato estinto.
In base all’accordo, i dentisti si sono impegnati a garantire servizi odontoiatrici gratuiti presso il poliambulatorio dell’Opera San Francesco per i Poveri, dedicando quattro ore al mese a questa attività . Giannì, in particolare, si occuperà di conferenze e attività di prevenzione legate alla salute, oltre a fornire assistenza agli anziani attraverso controlli periodici della salute. La moglie di Giannì sarà coinvolta in programmi di educazione alimentare.
Collaborazione con associazioni locali
Alessandro Baj e sua moglie, invece, offriranno supporto alla cooperativa “La Prateria onlus” di Domodossola, che si occupa di persone con disabilità fisiche o psichiche e di individui in situazioni di svantaggio. Questa collaborazione rappresenta un passo significativo verso il recupero della loro reputazione e un’opportunità per contribuire attivamente al benessere della comunità .
Il caso di Giannì e Baj mette in evidenza non solo le problematiche legate alla gestione delle convenzioni nel settore sanitario, ma anche l’importanza di un impegno sociale da parte di professionisti del settore. La loro partecipazione a progetti di pubblica utilità potrebbe rappresentare un esempio di come affrontare le conseguenze di azioni illecite, trasformando un momento difficile in un’opportunità di riscatto e servizio alla comunità .
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