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Davide acito premiato a milano per il salvataggio di oltre mille cani e gatti dai mattatoi cinesi

Davide Acito, attivista per i diritti degli animali, riceve il premio “Il Campione della gente” a Milano per il suo impegno contro la macellazione di cani e gatti in Cina.

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Davide Acito, attivista milanese e fondatore di "Action Project Animal", ha ricevuto il premio "Il Campione della gente" per il suo impegno nel salvare cani e gatti dalla crudele macellazione in Cina, in particolare a Yulin. - Unita.tv

Davide Acito, attivista per i diritti degli animali, ha ricevuto il premio “Il Campione della gente” a Palazzo Marino, Milano. L’uomo è noto per aver fondato “Action project animal”, un’associazione che da oltre dieci anni si batte contro il commercio di carne di cane e gatto in Cina, soprattutto nella città di Yulin, dove si tiene la controversa fiera annuale. Acito è stato scelto da oltre 50mila persone tra dieci candidati, un riconoscimento al suo impegno concreto per salvare centinaia di animali da condizioni di estrema crudeltà.

L’arrivo sul palco di palazzo marino e il legame con wolf, il cane salvato in cina

Acito è salito sul palco di sala Alessi accompagnato da Wolf, il cane che ha salvato sette anni fa in Cina. Wolf non è solo un animale domestico per lui, ma anche un simbolo vivo della sua battaglia. Il legame tra uomo e animale si è cementato proprio in quegli anni difficili, quando Acito si è immerso nella realtà dei mercati cinesi in cui i cani venivano tenuti e macellati in condizioni disumane. L’uomo racconta che Wolf è “il mio eroe” perché da quando lo ha salvato non si sono più separati. Questo rapporto rende ancora più tangibile quel che Acito fa con la sua associazione, una missione che si traduce in cura e rispetto per ogni singola vita salvata.

La genesi dell’impegno: da un articolo su un treno alla fondazione di action project animal

L’idea di lottare per gli animali arrivò un mattino, durante un viaggio in treno verso la Svizzera. Mentre leggeva un quotidiano, Acito si imbatté nella storia di un’attivista cinese che si opponeva alla carne di cane. Questi mercati, detti “wet market”, si distinguono per il sangue che impregna ogni angolo e per le condizioni tremende in cui gli animali vengono detenuti prima di essere uccisi. Questa testimonianza ha acceso in lui una spinta irrefrenabile. Nel giro di poco tempo ha fondato “Action project animal” con l’obiettivo di difendere cani e gatti da questa crudeltà antiumana. La sua iniziativa ha subito raccolto volontari e attivisti pronti a combattere quella pratica.

Le attività di action project animal per contrastare la macellazione degli animali in cina

Negli ultimi 11 anni, “Action project animal” ha organizzato numerosi interventi per salvare più di mille cani e 200 gatti destinati ai mattatoi cinesi. La città di Yulin rimane il centro più critico, dove la cosiddetta “fiera della carne di cane” attira ogni anno attenzione a causa delle violenze sugli animali. I mercati bagnati dal sangue degli animali rappresentano un vero e proprio incubo per chi si batte per i diritti degli animali. Acito e il suo gruppo hanno portato avanti operazioni complesse, spesso in collaborazione con attivisti locali, per sottrarre gli animali a quel destino crudele e portarli a una nuova vita fuori dalla Cina, spesso in paesi più sensibili a questi temi.

La filosofia dietro la missione: salvare gli animali per un impatto sull’intera umanità

Secondo Acito, la lotta contro la crudeltà sugli animali va oltre il singolo gesto di salvare un cane o un gatto. Quell’impegno riguarda un ideale più ampio: proteggere chi non ha voce significa lavorare per un mondo più giusto e umano. Salvare questi animali significa rifiutare una violenza che è anche violenza contro noi stessi e contro la società. Il messaggio dell’associazione è chiaro: nessuna vita dovrebbe essere sacrificata in nome di tradizioni crudeli. Anche se il percorso è difficile, ogni animale salvato rappresenta un piccolo passo verso un cambiamento reale. Wolf, che accompagna Acito, incarna questa speranza e alimenta la sua determinazione quotidiana.

Questa storia di Milano mette in luce una battaglia che spesso rimane nascosta dietro le mura dei mercati cinesi, ma è capace di coinvolgere migliaia di persone in tutto il mondo. Un riconoscimento come quello attribuito ad Acito è un segno concreto che anche dalla società civile può arrivare la spinta per affrontare queste realtà.