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Dargen d’amico vince il premio amnesty international italia con il brano onda alta sulle migrazioni

Dargen d’Amico vince il premio Amnesty International Italia 2025 per “Onda alta”, una canzone che affronta le migrazioni via mare, promuovendo diritti umani e solidarietà.

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Dargen d’Amico ha vinto il premio Amnesty International Italia 2025 con la canzone “Onda alta”, che racconta con umanità il dramma delle migrazioni via mare, promuovendo riflessioni sui diritti umani e la solidarietà. - Unita.tv

Il 2 giugno 2025 a Milano, il cantante milanese Dargen d’Amico ha ottenuto il 23esimo premio Amnesty International Italia nella categoria Big grazie alla sua canzone “Onda alta”. Il brano, presentato al festival di Sanremo 2024, affronta il tema delle migrazioni via mare con uno sguardo intenso e umano. Amnesty International Italia e l’associazione Voci per la Libertà promuovono questo riconoscimento per celebrare la musica italiana che tratta i diritti umani. Nel 2025 l’organizzazione festeggia mezzo secolo di attività.

“onda alta”: il racconto di un viaggio pericoloso e necessario

“Onda alta” nasce dalla collaborazione tra Cheope, D’Amico, Roberts, Marletta e Fazio. Il pezzo si concentra sul dramma di chi deve lasciare la propria terra affrontando viaggi rischiosi attraverso il mare per arrivare in Europa. Il testo restituisce in modo emotivo e suggestivo l’esperienza di chi si trova in fuga da situazioni di estrema difficoltà, mettendo in luce le motivazioni oltre i numeri e le statistiche sulle migrazioni.

La canzone non si limita a descrivere il pericolo del viaggio, ma assicura a chi ascolta una profonda riflessione sul significato della speranza e della sopravvivenza. Lo sguardo si posa sul volto di persone costrette a lasciare tutto, senza dimenticare il contesto attuale, segnato da politiche di chiusura e respingimenti che mettono a rischio la vita di molti. “Onda alta” diventa così una voce che chiede rispetto e attenzione per chi cerca sicurezza oltre i confini.

Il valore del premio e le parole di riccardo noury

Il premio Amnesty International Italia vuole riconoscere l’impegno degli artisti nel raccontare i diritti umani attraverso la musica. Riccardo Noury, portavoce dell’organizzazione, ha spiegato che “Onda alta sposta l’attenzione dalle frontiere e dalle paure verso l’essere umano, sottolineando la necessità di superare pregiudizi e differenze.” Noury ha evidenziato come il brano rilevi il rischio enorme sopportato da chi ha perso quasi tutto e si mette in gioco per un futuro più sicuro.

Il riconoscimento si inserisce nelle attività di Amnesty International Italia, impegnata dal 1975 nella difesa dei diritti fondamentali. Questa edizione del premio assume un valore particolare per i 50 anni di storia che l’associazione porta con sé. Un messaggio centrale è l’invito a riconoscere nell’altro una persona prima di ogni altra cosa, abbattendo muri e chiusure.

Dargen d’amico e la solidarietà come forma di coraggio

Dargen d’Amico, in occasione del premio, ha ribadito l’importanza della solidarietà e ha messo in guardia dall’approccio individualista della società attuale. Ha ricordato che spesso i film di rivalsa sociale raccontano storie di singoli mentre oggi il vero coraggio si manifesta in chi agisce per il bene degli altri.

Ha specificato che il riconoscimento non dovrebbe riguardare solo chi crea arte ma anche chi lavora ogni giorno sul campo per alleviare le sofferenze altrui. Quelle vittime di sacrifici che non possono ritirare il premio rappresentano la ragione più profonda dietro a “Onda alta” e il motivo per cui la canzone ha trovato un posto importante in questa edizione.

La sfida dei semifinalisti emergenti al festival voci per la libertà

Parallelamente, sono stati selezionati i semifinalisti della categoria emergenti del premio Amnesty International, che si sfideranno il 18 e 19 luglio a Rovigo durante la 28a edizione del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. Tra i concorrenti ci sono Andrea Kabo con “100 Anime”, Lady Sox con “Senza ragione”, Manuela Zero con “Le carezze di Giulio”, Stona con “Puntine”, Giovanni Segreti Bruno con “Notre Drame”, Manù Squillante con “Vizi e virtù”, Margine con “Io Capitano” e Samsara con “Destini diversi”.

I cinque migliori brani di questa fase accederanno alla finale prevista per domenica 20 luglio. Il festival continua così a dare spazio a nuove voci capaci di raccontare storie di diritti, ingiustizie e speranze come richiesto dallo spirito del premio Amnesty International.