danni gravi al parco Baden Powell di Milano: incendi distruggono nuovi giochi per bambini e scattano indagini
Un incendio doloso ha distrutto l’area giochi del parco Baden Powell a Milano, suscitando preoccupazione tra i residenti e spingendo le autorità a rafforzare la sicurezza negli spazi pubblici.

Un incendio doloso ha distrutto l’area giochi appena inaugurata nel parco Baden Powell di Milano, suscitando preoccupazione e richieste di maggiore sicurezza da parte della comunità e delle autorità. - Unita.tv
L’incendio che ha colpito i giochi per bambini appena inaugurati al parco Baden Powell di Milano ha scosso una parte importante della città. L’area ludica, aperta al pubblico a settembre 2024, è stata completamente devastata da un rogo appiccato da ignoti tra domenica e lunedì scorsi. Questo episodio non riguarda solo la distruzione del patrimonio pubblico, ma mette anche sul tavolo questioni legate alla sicurezza e al rispetto degli spazi comuni. Vediamo cosa è successo, le risposte delle istituzioni e come reagisce la comunità.
il parco Baden Powell a Milano: un polmone verde al centro del quartiere
Il parco Baden Powell, ubicato nel cuore di una zona residenziale milanese, da tempo rappresenta un punto di ritrovo per famiglie e abitanti del quartiere. Negli ultimi anni ha subito diversi interventi per renderlo più fruibile e accogliente. A settembre 2024, una nuova area giochi è stata inaugurata con l’obiettivo di offrire a bambini e genitori uno spazio sicuro e moderno dove passare il tempo libero. Queste strutture comprendevano scivoli, altalene e percorsi in legno insieme a componenti antitrauma in gomma. Il progetto era il risultato di una collaborazione tra il Comune di Milano e alcune associazioni locali.
L’area è stata pensata per incoraggiare l’interazione tra bambini di varie età e per garantire una migliore qualità della vita nel quartiere. Purtroppo l’incendio ha vanificato questi sforzi in una sola notte, cancellando in poche ore un patrimonio prezioso per la comunità e portando a una profonda delusione tra chi frequentava il parco e sosteneva il progetto.
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L’incendio: distrutti giochi e strutture in poche ore
L’incendio si è sviluppato tra domenica notte e le prime ore di lunedì, interessando tutta l’area dei nuovi giochi. Le strutture in legno sono state bruciate completamente diventando cenere, mentre gli elementi in plastica e gomma sono stati deformati e sciolti dal calore intenso. I vigili del fuoco hanno ricevuto la segnalazione poco dopo l’alba e sono intervenuti immediatamente, spegnendo le fiamme prima che potessero estendersi al resto del parco.
Il rogo ha danneggiato gravemente anche i dispositivi antitrauma posizionati a protezione dei bambini. Non sono stati segnalati feriti ma il clima generale è quello di una situazione di grande gravità. Le indagini sono in corso per comprendere con precisione le cause dell’incendio, ma gli investigatori ritengono si tratti di un atto doloso, causato da qualcuno che ha voluto danneggiare volutamente l’area ludica.
La risposta delle autorità e le misure di emergenza
Le autorità cittadine hanno reagito con fermezza pochi minuti dopo la notizia dell’incendio. Il sindaco di Milano ha descritto l’atto come “una follia che colpisce tutta la comunità” e ha sottolineato la necessità di salvaguardare gli spazi pubblici e i luoghi dedicati alle famiglie. In città sono già partite le prime verifiche per individuare eventuali responsabili e per rafforzare la sicurezza nei parchi urbani.
L’amministrazione ha annunciato un piano di monitoraggio più stringente, con eventuale aumento di telecamere di sorveglianza e maggior controllo da parte di pattuglie di polizia locale nelle ore notturne. Sono state promesse risorse per ripristinare l’area giochi e finanziare eventuali interventi di prevenzione aggiuntivi, in modo da evitare che analoghi episodi si ripetano in futuro.
Il peso sociale dell’episodio sulla comunità locale
Il parco Baden Powell era diventato un riferimento per molte famiglie della zona, un luogo dove i bambini potevano incontrarsi e giocare in tranquillità. L’incendio ha prodotto un effetto immediato di disagio e preoccupazione tra i residenti. Alcuni genitori hanno espresso rabbia per la perdita di un posto sicuro, mentre tanti hanno denunciato sui social una sensazione di insicurezza mai provata prima.
Sui canali social si moltiplicano appelli per maggiore sorveglianza e petizioni per la ricostruzione del parco. Alcuni commercianti del quartiere hanno già proposto raccolte fondi per contribuire alla ricostruzione delle strutture. Non mancano gruppi di volontari decisi a offrire aiuto durante le operazioni di pulizia e ricostruzione, concretizzando così la voglia della comunità di riprendersi quello spazio.
il parco Baden Powell a Roma: problemi simili e risposte diverse
A Roma, nella zona di Colli Aniene, esiste un altro parco Baden Powell che negli anni passati ha subito ripetuti problemi di vandalismo e incendi. L’area versa in uno stato precario dal punto di vista igienico e sociale. Anche lì, come a Milano, le strutture ludiche hanno subito danni frequenti, rendendo difficile l’uso del parco da parte dei residenti.
Recentemente, le autorità romane hanno avviato un progetto per restituire il parco alla cittadinanza. Questo include la costruzione di nuove zone giochi, l’installazione di attrezzature per attività fitness e un intervento massiccio di pulizia delle aree. Il progetto rappresenta un tentativo di ridare vita a uno spazio verde segnato da anni di abbandono. Questi interventi potrebbero offrire un modello a Milano per affrontare atti di vandalismo e difficoltà nella gestione degli spazi pubblici.
le critiche e le proposte dopo l’incendio a Milano
L’incendio non ha fatto emergere solo solidarietà, ma anche diverse critiche rivolte alle autorità. Molti residenti hanno rilevato la mancanza di misure di sicurezza preventive, come telecamere o una maggiore presenza di vigilanza notturna nel parco. Alcuni sottolineano che un controllo più stretto avrebbe potuto evitare il rogo o quantomeno limitarne i danni.
Tra le proposte avanzate negli ultimi giorni, si parla di incrementare la videosorveglianza e di avviare forme di monitoraggio volontario da parte di gruppi di cittadini. Alcuni suggeriscono anche un aumento della vigilanza attraverso personale dedicato, soprattutto nelle ore serali e notturne. Queste idee riflettono la priorità di proteggere i luoghi pubblici da comportamenti dannosi, come avvenuto in questa occasione a Milano.
La sfida resta quella di assicurare che progetti pubblici così importanti non vadano persi o vilipesi. Nel frattempo, il quartiere guarda alla ricostruzione come a un momento per ritrovare coesione e difendere meglio i propri spazi comuni.