West Side Story torna a Roma il 5 luglio 2025, ospite del Caracalla Festival nel nuovo allestimento firmato dal Teatro dell’Opera. Il musical di Leonard Bernstein arriva con un cast specializzato, l’orchestra e il corpo di ballo della fondazione capitolina, sotto la direzione artistica di Damiano Michieletto e Michele Mariotti. Questa produzione segna la prima collaborazione tra il regista e il direttore d’orchestra su questo titolo iconico, promettendo una lettura fresca ma rispettosa del capolavoro americano.
Damiano Michieletto ha scelto una location insolita per raccontare West Side Story: una piscina vuota e abbandonata. Questo spazio diventa metafora visiva dei sogni infranti ma anche della vitalità ancora presente nei personaggi. La piscina evoca ricordi di gioco, spensieratezza e amore ormai perduti in mezzo alle rovine urbane che fanno da sfondo allo scontro tra le due bande rivali.
Nel cuore dello spettacolo emerge un altro simbolo potente: la fiaccola della Statua della Libertà trasformata in “detrito”. Michieletto interpreta questo elemento come il fallimento apparente del sogno americano ma anche come un invito a non rinunciare ai valori fondamentali su cui si basa la democrazia moderna: inclusività, uguaglianza, giustizia sociale. Questi temi risuonano fortemente nell’adattamento contemporaneo portato sul palco romano.
West Side Story nasce da un’idea originale di Jerome Robbins che curò anche regia e coreografie per la prima volta a Broadway nel settembre del 1957 al Winter Garden Theatre. Il libretto è firmato da Arthur Laurents mentre i testi delle canzoni sono opera di Stephen Sondheim. Sono passati quasi settant’anni dal debutto teatrale che ha segnato una svolta nel modo di fare musical negli Stati Uniti.
Il racconto è ispirato liberamente alla tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta trasposta nella New York degli anni Cinquanta dove si intrecciano tensioni sociali ed etniche fra gli adolescenti portoricani degli Sharks contro i Jets figli bianchi dell’America urbana postbellica. Nel 2021 Steven Spielberg ha diretto un adattamento cinematografico per celebrare i sessanta anni dalla versione filmica originale.
La colonna sonora composta da Leonard Bernstein contiene brani diventati immediatamente celebri quali America, Maria, Tonight, I Feel Pretty e Something’s Coming. La musica accompagna la storia d’amore impossibile tra Tony – ex membro dei Jets legato all’amicizia con Riff capo banda – e Maria sorella maggiore del leader degli Sharks Bernardo.
Le canzoni scandiscono momenti chiave della vicenda segnando le emozioni dei protagonisti coinvolti nello scontro fra gruppi rivali ma animati dalla stessa voglia disperata di affermazione personale o comunitaria in uno scenario urbano difficile da vivere.
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