
La marcia per la pace dei Comuni dell’Adda, con tappa da Trezzo a Grezzago, promuove solidarietà, dialogo e partecipazione civica, coinvolgendo cittadini e amministrazioni nel sostegno ai diritti umani. - Unita.tv
La marcia per la pace organizzata dai Comuni dell’Adda ha proseguito il suo percorso ieri con una tappa da Trezzo a Grezzago. L’iniziativa coinvolge sette comuni rivieraschi e mira a promuovere solidarietà, dialogo e partecipazione civica. Il corteo, parte integrante di un calendario che interesserà diversi centri della zona, si affianca a momenti conviviali e riflessioni pubbliche sul tema della pace e dei diritti umani.
La partenza e la colazione condivisa a piazza giovanni paolo
Ieri mattina il ritrovo si è svolto in piazza Giovanni Paolo, punto di partenza del corteo. Qui i partecipanti hanno preso parte a una colazione condivisa, momento pensato per favorire incontri e scambi tra cittadini e amministratori. Quest’iniziativa preludeva al cammino, dando modo a chi ha partecipato di iniziare la giornata in un clima di comunità e dialogo. La piazza ha visto un’ampia partecipazione, con residenti e rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolti nella manifestazione.
La scelta di un luogo pubblico simbolico come piazza Giovanni Paolo punta a rafforzare il senso di appartenenza e la presenza collettiva durante l’evento. La colazione svolge anche una funzione di aggregazione, andando oltre la semplice mobilitazione, per radicare la marcia in azioni che favoriscono il confronto diretto. Questo aspetto è stato sottolineato dal sindaco di Trezzo, Diego Torri, che ha definito la giornata “all’insegna della solidarietà, del dialogo e dell’impegno civile”.
Il percorso della marcia e i comuni coinvolti
Il corteo itinerante si è mosso da Trezzo a Grezzago, traversando strade e piazze di queste comunità rivierasche. Si tratta di una marcia organizzata da sette Comuni lungo il fiume Adda, che mira a coinvolgere residenti e amministratori nella riflessione su temi di attualità sociale. L’obiettivo è creare occasioni pubbliche per sensibilizzare i cittadini su pace e diritti umani, attraverso un percorso che attraversa diversi centri.
Ad oggi, l’iniziativa ha toccato sette realtà comunali; rimangono da coprire tre centri, ovvero Trezzano Rosa, Basiano e Masate. La scelta di toccare ogni paese rinnova la presenza del messaggio e aiuta a danno partecipazione sul territorio. La marcia assume così un carattere itinerante e distribuito, non limitato a un unico luogo o a un singolo evento statico. Ogni tappa offre occasioni di confronto e azioni condivise, contribuendo a mantenere viva l’attenzione su temi cruciali.
Il patrocinio e il valore civico dell’iniziativa
L’evento gode del patrocinio del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, che supporta simili mobilitazioni a livello nazionale. Questa adesione dà peso istituzionale alla marcia e ne sottolinea il valore civico. In particolare, sottolinea come il percorso non sia semplicemente una sfilata, ma un impegno concreto di amministrazioni e cittadini verso i valori della pace.
Il coinvolgimento di un organismo nazionale garantisce una visibilità superiore e una rete di sostegno più ampia per un’iniziativa che nasce dal basso. Le amministrazioni impegnate hanno così un punto di riferimento istituzionale che rafforza la loro azione, dando continuità e sostegno alle forme di partecipazione civile che si sviluppano ogni anno in questo territorio. Questa collaborazione aiuta a consolidare una cultura della pace nelle comunità locali, anche a fronte di eventi internazionali che richiamano riflessioni approfondite sulle tematiche di conflitto e convivenza.
L’impegno dei sindaci e la partecipazione dei cittadini
Il sindaco di Trezzo, Diego Torri, ha commentato la giornata ricordando l’obiettivo principale: sostenere la solidarietà tra i comuni e rafforzare il dialogo con i cittadini in un momento delicato. La manifestazione serve anche a mettere in luce l’importanza dell’impegno civile nelle sfide sociali contemporanee.
Le amministrazioni dei comuni coinvolti si sono attivate per rendere la marcia un momento di confronto e partecipazione condivisa. Il dialogo con i cittadini viene promosso non solo attraverso il corteo, ma anche con iniziative collaterali che coinvolgono scuole, associazioni e gruppi di volontariato. La sinergia tra istituzioni e popolazione permette di costruire un clima di fiducia e condivisione necessario per affrontare temi complessi come quello della pace e dei diritti umani.
L’iniziativa si conferma così come uno strumento per consolidare rapporti e radicare valori civici nelle comunità, evitando che l’impegno si limiti a occasioni episodiche e passegere. La partecipazione attiva sul territorio rappresenta una premessa per mantenere alta l’attenzione e coinvolgere nuovi soggetti in futuro.