Home Cronaca Crollo del ponte Morandi, pm esclude il reato di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti per 57 imputati
Cronaca

Crollo del ponte Morandi, pm esclude il reato di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti per 57 imputati

Condividi
Condividi

Il processo sul crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone, ha visto oggi un momento cruciale. Il pubblico ministero Walter Cotugno ha chiarito che non verrà più contestato agli imputati il reato di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti. Questo aggiornamento riguarda i 57 accusati coinvolti nel procedimento giudiziario.

La revoca dell’accusa di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti

Durante la requisitoria in aula, il pm Walter Cotugno ha spiegato che non sono emerse prove definitive per dimostrare il dolo necessario al reato di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti. Senza questo elemento fondamentale non si può procedere con una condanna su questa specifica accusa. La decisione rappresenta un punto importante nell’iter processuale perché elimina dalla lista delle accuse quella più grave.

L’accusa aveva inizialmente inserito anche l’attentato come ipotesi criminale collegata al crollo del viadotto autostradale sulla A10, ma dopo aver esaminato gli elementi raccolti negli anni successivi al disastro, è stato deciso di abbandonare questa contestazione. Resta tuttavia aperta tutta una serie di altri capi d’imputazione che pesano sui responsabili.

Le accuse ancora pendenti contro gli imputati

Nonostante l’eliminazione della contestazione legata all’attentato alla sicurezza pubblica, i 57 indagati affrontano ancora gravi accuse in relazione al crollo del ponte Morandi. Tra loro ci sono nomi noti come Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia , Paolo Berti ex direttore centrale operazioni e Michele Donferri Mitelli ex responsabile nazionale manutenzioni sempre della stessa società.

Le imputazioni principali riguardano disastro colposo e omicidi plurimi aggravati a partire dall’omicidio stradale: si tratta cioè della responsabilità per negligenza o imperizia che avrebbe portato alle morti causate dal cedimento strutturale del viadotto Polcevera. Vi sono poi accuse relative ai falsificamenti documentali che sarebbero stati messi in atto durante le attività di controllo e manutenzione delle infrastrutture autostradali.

Questi capi d’accusa mantengono alta la tensione nel procedimento giudiziario e rappresentano un nodo centrale nella ricerca della verità sulle cause effettive della tragedia genovese.

Implicazioni processuali e situazione degli imputati chiave

Il ritiro dell’accusa più grave modifica lo scenario processuale senza però alleggerire completamente la posizione degli indagati principali coinvolti nel caso Morandi. Giovanni Castellucci è attualmente in carcere per una condanna relativa a una strage avvenuta ad Avellino nel 2013; Paolo Berti condivide lo stesso destino carcerario mentre Michele Donferri Mitelli rimane sotto processo libero o con misure restrittive meno severe rispetto agli altri due.

La difesa potrà sfruttare questa novità ma dovrà comunque confrontarsi con le numerose prove raccolte dagli investigatori nei confronti degli imputati sulle altre fattispecie penali pendenti riguardo ai fatti dell’agosto 2018. Le udienze proseguiranno quindi concentrandosi sugli elementi relativi a responsabilità colpose e omissione nelle verifiche tecniche sul ponte prima del tragico cedimento.

Attenzione dell’opinione pubblica sul caso Morandi

L’evoluzione del dibattimento sarà seguita da vicino dalle famiglie delle vittime così come dall’opinione pubblica interessata alle dinamiche interne all’ex gestore autostradale Aspi e alle conseguenze penali derivate dal gravissimo evento accaduto quasi sette anni fa sulla rete italiana delle infrastrutture viarie.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.