Crisi medici di base a Settimo milanese: migliaia di cittadini senza assistenza entro fine 2025
Carenza di medici di base a Settimo milanese: pensionamenti imminenti mettono a rischio l’assistenza sanitaria per migliaia di cittadini, mentre la comunità chiede interventi urgenti a Regione Lombardia.

A Settimo Milanese la carenza di medici di base, aggravata da pensionamenti, lascia migliaia di cittadini senza assistenza, spingendo cittadini e amministrazione a chiedere interventi urgenti a Regione Lombardia. - Unita.tv
La carenza di medici di base colpisce ancora la Lombardia, stavolta a Settimo milanese. Tra pensionamenti imminenti e mancanza di sostituti, migliaia di pazienti rischiano di rimanere senza assistenza medica. Il comune e i cittadini chiedono con forza soluzioni rapide a Regione Lombardia per tutelare il diritto alla salute. In questo quadro, emergono difficoltà e tensioni legate agli ambulatori temporanei e alla gestione dell’emergenza.
Pensionamenti dei medici di base e impatto sulla popolazione a Settimo milanese
Settimo milanese si prepara a perdere tre medici di famiglia nel 2025. Due medici termineranno il servizio il 31 maggio, mentre un terzo andrà in pensione alla fine di dicembre. Si tratta di un fenomeno che segue simulazioni simili già avvenute nei comuni vicini, come Pregnana milanese, Pero e Rho. La perdita riguarda circa 4mila cittadini della zona che resteranno senza un punto di riferimento sanitario di base.
Questa situazione è stata affrontata apertamente dal sindaco, Fabio Rubagotti, il quale ha reso noti anche i dati ufficiali relativi all’ambito Rhodense: 2036 persone si trovano già attualmente senza medico di medicina generale. A giugno si aggiungeranno altri due medici in pensione, con una ricaduta diretta su circa 3100 pazienti, il 98% dei quali risiede proprio a Settimo milanese.
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L’improvvisa assenza di medici di base getta nel caos molti pazienti che, ormai, si trovano senza assistenza sanitaria primaria. La medicina di famiglia resta il primo riferimento per ogni problema legato alla salute e senza medici disponibili si rischiano ritardi e difficoltà nell’accesso alle cure quotidiane.
Reazioni di cittadini e amministrazione: le firme e la richiesta a Regione Lombardia
I cittadini di Settimo milanese, insieme all’amministrazione comunale, hanno reagito a questa emergenza con una mobilitazione attiva. Nei giorni successivi agli annunci dei pensionamenti, è partita una raccolta firme con lo slogan “difendiamo il diritto alla salute”.
Sono state raccolte oltre 3500 firme tramite la piattaforma online change.org e altre 1229 firme su carta. Tutto ciò si è tradotto in un documento inviato lo scorso 21 maggio al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Nel testo, la comunità segnala l’assenza di interventi concreti da parte della regione per arginare la crisi medica.
Il documento evidenzia come la Città metropolitana di Milano presenti una situazione simile con molte zone scoperte da medici di base. Si sottolinea che negli ultimi decenni, nonostante la continuità amministrativa, Regione Lombardia non abbia predisposto piani capaci di affrontare questa carenza. Mancano incentivi efficaci per attrarre nuovi medici e non sono stati attivati programmi che convincessero i professionisti a prendere servizio nelle aree carenti.
La petizione chiede risposte e interventi tangibili, mettendo l’accento sul fatto che la tutela della salute riguarda tutta la popolazione senza distinzioni territoriali.
Misure temporanee e difficoltà logistiche nell’assistenza sanitaria locale
Per tamponare la mancanza di medici, l’Azienda socio-sanitaria territoriale Rhodense ha deciso di aprire ambulatori medici temporanei. Quello destinato ai cittadini di Settimo milanese si trova all’interno dell’ospedale di Passirana, a Rho, precisamente in via Settembrini 1.
Questa soluzione, però, non risolve il problema in modo soddisfacente. L’accesso all’ambulatorio risulta complesso soprattutto per anziani o persone senza mezzi propri. Senza un servizio di trasporto adeguato, molti pazienti rischiano di non potersi recare agli appuntamenti medici in modo regolare.
In attesa di conoscere l’esito del bando aperto da Regione Lombardia per la ricerca di nuovi medici, il comune sta valutando di attivare un servizio di accompagnamento verso Passirana. La proposta mira a facilitare gli spostamenti di chi non può contare su mezzi propri o famigliari disponibili.
Non solo questo, il sindaco ha annunciato che il comune ha richiesto formalmente l’apertura di un ambulatorio temporaneo direttamente nel territorio comunale, con almeno un giorno di attività settimanale. L’istanza è stata presa in carico tramite ATS Milano, che ha promosso un incontro con l’assessore regionale alla sanità per discutere possibili soluzioni a medio termine.
Impegno istituzionale e prospettive future della sanità a Settimo milanese
Il sindaco Fabio Rubagotti, insieme a tutta la giunta e al consiglio comunale, ha aderito con convinzione alla petizione e alle iniziative promosse dalla cittadinanza. Questo coinvolgimento diretto rappresenta una presa di posizione chiara da parte dell’amministrazione locale, che riconosce la gravità del problema ed è pronta a farsi portavoce delle istanze pubbliche negli uffici regionali.
La situazione di Settimo milanese si inserisce in un quadro più ampio di criticità che ha investito molti comuni nell’hinterland milanese. Il problema principale resta quello della mancanza di nuovi medici di base disponibili ad aprire uno studio in zone considerate meno appetibili dai giovani professionisti.
Le autorità locali sollecitano quindi Regione Lombardia non solo ad intervenire con risposte immediate, ma anche a rivedere l’organizzazione generale dell’assistenza primaria. Solo così si potrebbe scongiurare il ripetersi di crisi simili in futuro.
Entrambe le parti coinvolte—istituzioni e cittadini—attendono ora risposte concrete per evitare che migliaia di persone restino senza un medico di riferimento per troppo tempo. La sanità territoriale rimane una questione cruciale per il benessere della comunità locale.