Cresce il numero di famiglie in difficoltà mentre diminuiscono i volontari del gruppo volontari vincenziano in lombardia
Aumento delle richieste di aiuto per il gruppo volontari vincenziano in Lombardia nel 2024, mentre diminuisce il numero di volontari disponibili, complicando l’assistenza alle famiglie in difficoltà.

Nel 2024 il gruppo volontari vincenziano in Lombardia affronta un aumento delle richieste di aiuto e un calo dei volontari, mettendo a rischio la sua attività di sostegno alle famiglie in difficoltà. - Unita.tv
Il contesto sociale attorno al gruppo volontari vincenziano in Lombardia si complica nel 2024, con un aumento delle famiglie che bussano alle porte dell’associazione in cerca di aiuto e una riduzione del numero di persone pronte a offrire il loro tempo come volontari. Questo squilibrio mette a dura prova l’impegno di un’organizzazione che opera da quasi un secolo nel sostegno ai più deboli. La situazione diventa evidente nei dati emersi recentemente, che mostrano un incremento delle richieste d’aiuto parallelo a una contrazione del numero di volontari impegnati nella rete di supporto. Vediamo cosa succede in dettaglio.
Difficoltà crescenti per le famiglie assistite dal gruppo volontari vincenziano nel 2024
Il gruppo volontari vincenziano opera sul territorio lombardo dal 1929, offrendo assistenza concreta alle famiglie in stato di bisogno. Nel corso del 2024, i dati ufficiali dell’associazione rivelano che i fondi stanziati per il sostegno diretto ai bisognosi ammontano a 18.500 euro. Questi fondi hanno consentito di supportare circa 50 nuclei familiari, coinvolgendo complessivamente 220 persone in difficoltà economica. Le cifre indicano una domanda crescente di aiuto, a fronte di condizioni sociali ed economiche sfavorevoli che colpiscono un numero sempre maggiore di cittadini.
Tra chi si rivolge al Gvv si osserva una presenza significativa di uomini soli, spesso reduci da separazioni che hanno lasciato loro un carico economico e psicologico pesante. Fausta Villa, responsabile del gruppo di Cassano d’Adda, spiega che “questi uomini si trovano a dover affrontare spese impreviste e difficili da sostenere senza un sostegno adeguato.” Questa categoria si aggiunge alle altre classiche, come famiglie con bassa redditività o anziani senza supporto diretto, che aumentano la complessità dell’assistenza da garantire.
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Calo dei volontari: la sfida principale per il gruppo volontari vincenziano in lombardia
Un problema rilevante che si fa strada nel gruppo volontari vincenziano è la difficoltà nel trovare nuovi volontari. Da tempo l’associazione si impegna nel “ricambio generazionale”, ma oggi questa necessità è diventata ancora più pressante. I volontari rappresentano il cuore operativo della parrocchia e senza il loro contributo attivo risulta arduo portare avanti le attività di sostegno sociale con la stessa efficacia. Angela Magni, presidente del Gvv per la regione Lombardia, segnala che “il numero di persone disponibili a dedicare tempo e energie è in calo rispetto al passato.”
Nonostante questo calo, il gruppo non rimane fermo. Continua a collaborare con altre associazioni per garantire un aiuto puntuale a chi ha bisogno. Lo sforzo collettivo permette di rispondere a una domanda che si fa più intensa, ma la mancanza di volontari può compromettere la capacità di gestione e distribuzione degli aiuti. La situazione chiama a una riflessione più ampia sulla motivazione e l’attrattività del volontariato in un contesto sociale che evolve rapidamente, con ritmi di vita e priorità sempre più distanti dall’impegno comunitario tradizionale.
L’evoluzione dell’attività caritativa nel gruppo volontari vincenziano
Il gruppo volontari vincenziano ha attraversato diversi decenni affrontando cambiamenti importanti nel modo di dare supporto. Negli anni passati, l’aiuto si concentrava soprattutto su fabbisogni materiali immediati, come il pagamento di bollette o l’offerta di beni di prima necessità. Oggi, invece, l’associazione si dedica a interventi più strutturati che mirano a sostenere le persone con un approccio più articolato e duraturo nel tempo.
Angela Magni spiega che i progetti attuali comprendono attività pensate per rafforzare la condizione sociale dei beneficiari, andando oltre il semplice aiuto economico. Questi includono laboratori, accompagnamento nelle pratiche burocratiche, sostegno psicologico e altro. Il passaggio da aiuti sporadici a interventi con una prospettiva più ampia riflette la trasformazione del disagio sociale, reso più complesso da fenomeni come isolamento, precarietà e fragilità diffuse.
Il lavoro fondamentale del gruppo sul territorio
Il lavoro del gruppo rimane fondamentale sul territorio, proprio perché riesce a intercettare situazioni di bisogno che altrimenti resterebbero invisibili. Dal 1929 a oggi, il Gvv ha cambiato pelle, ma la vocazione resta quella di assistere in modo concreto chi si trova in difficoltà, cercando risposte più efficaci alle sfide del presente.