cosa significa per gli studenti di infanzia, primaria e media la fine dell’anno scolastico e il passaggio alla classe successiva
Le emozioni degli studenti nell’ultimo anno di scuola variano: dalla tristezza per il distacco alla curiosità per nuove sfide, evidenziando ansie e aspettative legate ai cambiamenti futuri.

L'articolo esplora le emozioni e le aspettative degli studenti all’ultimo anno di scuola dell’infanzia, primaria e media, evidenziando il mix di ansie, tristezza e speranze legate al passaggio verso nuove fasi educative. - Unita.tv
L’ultimo anno di scuola rappresenta un momento di grandi emozioni per gli studenti di ogni ordine e grado. Per molti di loro la fine di un ciclo coincide con la chiusura di un periodo importante e l’apertura a nuove sfide. Ho raccolto le impressioni di ragazzi e ragazze che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, la quinta primaria e la terza media, per capire come vivono questo passaggio così decisivo.
Il significato della fine scuola per gli studenti di vari livelli
Per i ragazzi della terza media la parola “fine” ha un valore preciso: si tratta di un capitolo che si conclude, ma subito ne inizia un altro. Lo definiscono “un circolo di vita”, un passaggio naturale che fa parte del percorso scolastico e personale. Questo concetto, espresso con semplicità, sottolinea la consapevolezza che ogni fine porta con sé un cambiamento inevitabile.
Nei più piccoli, della scuola dell’infanzia e della primaria, il sentimento è più legato al distacco. Per gli alunni di cinque anni lasciare la maestra e i compagni provoca tristezza. È così significativo per loro che lo associano principalmente alla separazione dalle figure affettive conosciute. I bambini delle elementari sono divisi tra la malinconia per il distacco e la curiosità verso il futuro. Pensano con un misto di paura e desiderio al passaggio alla scuola media, consapevoli che si apriranno nuove possibilità, come fare nuove amicizie.
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Le sensazioni di lasciare la propria classe e i compagni
Abbandonare la propria classe non è semplice per chi ha condiviso mesi di vita scolastica. I bambini della scuola dell’infanzia confessano un senso di tristezza forte perché lasciano la loro maestra e il gruppo di compagni che li hanno accompagnati nel cammino educativo. Questo distacco rappresenta una perdita affettiva percepita intensamente.
Gli studenti della quinta primaria raccontano un sentimento ambivalente. Da una parte, il distacco dai compagni li fa star male. Dall’altra, il pensiero delle nuove amicizie li rallegra. Hanno chiaro che il cambio di ambiente include momenti di nostalgia ma anche opportunità di crescita e di sviluppo sociale.
Il passaggio per i ragazzi di terza media
Tra i ragazzi della terza media, la fine del percorso si presenta come un’esperienza complessa. Anche per loro il distacco non è piacevole. Però suscitano emozioni positive, legate all’idea di conoscere nuove persone e affrontare situazioni diverse. L’uscita dalla zona di comfort è vissuta come un passo avanti importante, quasi necessario.
Le emozioni all’inizio dell’ultimo anno scolastico
Quando hanno iniziato l’ultimo anno della loro scuola, i bambini e ragazzi hanno vissuto sensazioni diverse. Gli alunni di quinta primaria si sono sentiti felici e orgogliosi. Il motivo è d’essere i più grandi nella scuola, con l’attesa di imparare materie nuove. C’era però spazio anche per la preoccupazione, soprattutto legata al distacco dai compagni storici.
Gli studenti di terza media, invece, hanno confessato soprattutto ansia. Il motivo principale è la presenza dell’esame di fine ciclo, una prova considerata “grande” e importante per il loro futuro scolastico. Questo sentimento di allarme ha caratterizzato gran parte dei mesi in cui si sono preparati alla fine della scuola.
I più piccoli della scuola dell’infanzia evidentemente non riflettono su questi aspetti, perché ancora lontani da esami o cambiamenti radicali. Per loro l’inizio di un anno è fatto di attese semplici: imparare a leggere, scrivere e conoscere lingue diverse come inglese e italiano.
Le aspettative per la scuola dell’anno successivo
Per i bambini della scuola dell’infanzia il futuro scolastico si presenta come un mondo dove si faranno molte attività. Prevedono lezioni di lingua italiana e inglese e pensano già alle nuove amicizie e all’affetto delle “maestre buone”. La loro preparazione emotiva appare fiduciosa, con attese positive.
Gli alunni di quinta primaria immaginano invece una realtà meno semplice. Sanno che il passaggio alla scuola media presenterà ostacoli. Temono in particolare la difficoltà di rapportarsi con coetanei problematici, identificati nel fenomeno del bullismo. Questa paura oscura un po’ le prospettive di crescita e di esplorazione del nuovo ambiente.
Ansie e timori degli studenti di terza media
Anche i ragazzi di terza media la vivono come una scuola “più complicata e spaventosa”. La presenza di bulli è per loro una minaccia concreta, che aggiunge ansia al normale timore verso il cambiamento. Richiamano la figura di studenti vittime di prepotenze, segnale che il contesto scolastico nasconde situazioni difficili con cui bisognerà fare i conti.