Cooperante italiano detenuto in venezuela parla con la famiglia dopo mesi di silenzio
Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in Venezuela con accuse di terrorismo, ha contattato i familiari dopo sei mesi. Il governo italiano continua a lavorare per la sua liberazione.

Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in Venezuela con l’accusa di terrorismo, ha finalmente potuto contattare i familiari dopo sei mesi di isolamento, mentre il governo italiano continua a negoziare la sua liberazione. - Unita.tv
Dopo oltre sei mesi di isolamento, Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in un carcere vicino a Caracas con l’accusa di terrorismo, ha finalmente potuto mettersi in contatto con i familiari. La vicenda ha attirato l’attenzione del governo italiano, che da mesi tenta di seguire da vicino la situazione e negoziare la sua liberazione. Trentini lavora con una ong per l’assistenza a persone con disabilità e si trova in Venezuela dallo scorso autunno.
La prima telefonata dopo sei mesi di detenzione in venezuela
La notte scorsa Alberto Trentini, veneziano di 46 anni, ha telefonato ai suoi familiari per la prima volta dopo 181 giorni di detenzione. Durante la conversazione ha detto di sentirsi in salute e che sta seguendo le cure mediche prescritte, assumendo le pillole necessarie per la pressione alta, problema che già era noto. Il carcere in cui si trova è El Rodeo I, situato nello Stato di Miranda, poco fuori Caracas.
Il governo italiano ha espresso un certo sollievo per la telefonata, percepita come una svolta dopo mesi di silenzio e preoccupazioni. Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha definito questo contatto come un passo avanti frutto di una trattativa diplomatica lunga e complessa. Cirielli ha ringraziato direttamente il presidente venezuelano Nicolás Maduro per l’interessamento, auspicando una liberazione rapida di Trentini.
L’impegno della Farnesina nelle negoziazioni diplomatiche
Da quando Trentini è stato arrestato lo scorso 15 novembre, la Farnesina ha lavorato senza sosta per raccogliere informazioni e sollecitare chiarimenti. Già a metà gennaio il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva convocato a Roma l’incaricato d’affari venezuelano per protestare contro la mancanza di aggiornamenti e per contestare l’espulsione di tre diplomatici italiani da Caracas. Queste tensioni hanno segnato la complessità del dialogo con il governo venezuelano.
A marzo Tajani aveva ammesso pubblicamente che le trattative erano complicate, ma garantiva un monitoraggio costante giorno per giorno. In aprile la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è messa in contatto diretto con la madre di Trentini, Armanda Colusso, per confermare il lavoro istituzionale a sostegno del cooperante. Colusso ha accolto queste manifestazioni con favore, evidenziando una speranza concreta nella risoluzione positiva della vicenda.
La missione umanitaria e il contesto dell’arresto
Alberto Trentini era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 per partecipare a una missione umanitaria con Humanity & Inclusion, una ong dedicata ad aiutare persone con disabilità. L’ultimo scambio con la famiglia risale al giorno del suo arresto, il 15 novembre. Da allora è stato trattenuto senza possibilità di contatti, accusato di terrorismo da un regime noto per ripetute violazioni dei diritti umani.
Il lungo silenzio ha alimentato ansie e preoccupazioni tra i parenti e gli amici, così come in varie organizzazioni che si sono mobilitate per chiedere il rispetto dei diritti di Trentini e il suo rilascio immediato. La fragilità della sua salute, in particolare la necessità di assumere farmaci per la pressione, ha intensificato la richiesta di attenzione e intervento da parte delle autorità italiane e internazionali. Le accuse mosse contro di lui sono state respinte con forza dagli ambienti della solidarietà.
Le tensioni diplomatiche e le difficoltà di accesso alle informazioni da parte delle autorità italiane mostrano le difficoltà di una trattativa in un contesto segnato da instabilità politica e sfiducia reciproca. La vicenda rimane sotto stretta osservazione, mentre si cerca una soluzione che riporti Trentini a casa.