continua la caccia a Emanuele De Maria dopo l’aggressione a Hani Fouad e scompare una donna a Milano

Emanuele De Maria è ricercato dopo aver aggredito Hani Fouad Abdelghaffar Nasr all’hotel Berna a Milano, mentre Chamila Wijesuriyauna risulta scomparsa. Le indagini sono in corso.
Emanuele De Maria è ricercato a Milano dopo aver accoltellato un collega fuori dall’hotel Berna; contemporaneamente si indaga sulla misteriosa scomparsa di una dipendente dell’albergo, con indagini concentrate nel nord della città. - Unita.tv

Il caso di Emanuele De Maria, protagonista di un’aggressione con coltello fuori dall’hotel Berna a Milano, mantiene alta l’attenzione degli investigatori. Il ferito, Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, lotta in terapia intensiva mentre De Maria resta irreperibile dopo l’episodio. Nel frattempo, si aggrava il mistero su Chamila Wijesuriyauna, scomparsa anch’essa nei dintorni dello stesso albergo. Le ricerche sono concentrate nel nord di Milano, ma finora senza risultati.

Il ferimento di hani fouad fuori dall’hotel berna e la fuga di emanuele de maria

La mattina del 20 gennaio 2025, poco prima dell’alba, un’aggressione ha scosso la zona vicino all’hotel Berna, in via Napo Torriani a Milano. Emanuele De Maria, un detenuto affidato a lavori esterni, ha colpito con un coltello Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, suo collega, infierendo con cinque coltellate. L’intervento dei soccorsi è stato rapido, e Nasr è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale Niguarda. Attualmente, si trova in terapia intensiva, in condizioni serie ma stabili.

Dopo l’aggressione De Maria è fuggito nel nulla. Le forze dell’ordine ipotizzano che possa aver preso un treno dalla vicina Stazione Centrale con l’intenzione di raggiungere il nord Europa. Il sospetto non è casuale: già nel 2016 De Maria si era reso latitante dopo aver ucciso una giovane donna a Castel Volturno. In quel periodo si era spostato tra Olanda e Germania, dove era stato arrestato nel 2018. Quella fuga del passato pesa sulle attuali indagini, che cercano di anticipare mosse possibili del fuggitivo.

L’area intorno all’hotel Berna e la stazione Centrale sono attenzionate dalle autorità, ma di De Maria non è stato trovato nessun segno concreto. Il suo profilo criminale e la capacità di sparire sono stati oggetto di discussioni tra investigatori che continuano a setacciare treni, bus e aeroporti, nella speranza di intercettarlo prima che lasci l’Italia.

La scomparsa di chamila wijesuriyauna e le tracce incrociate con emanuele de maria

Sempre nel nord milanese, la vicenda si complica con la sparizione di Chamila Wijesuriyauna, una donna di 50 anni che lavorava nell’hotel Berna. La sua scomparsa è stata denunciata dal marito venerdì sera, dopo che del cellulare della donna si erano perse le tracce. Un addetto delle pulizie della metropolitana ha rinvenuto il telefono e lo ha riconsegnato alla famiglia.

Le telecamere della metropolitana lilla in zona Bignami hanno catturato immagini che mostrano Chamila incontrare De Maria nel pomeriggio di venerdì nella zona del parco Nord, al confine tra Milano e Cinisello Balsamo. Due ore dopo, però, nelle stesse inquadrature compare solo De Maria. Questo ha fatto scattare un campanello d’allarme riguardo alla sorte della donna. La polizia ha perlustrato senza esito il parco Nord, fino a ora.

Si temono sviluppi drammatici. Chamila risultava una persona senza precedenti e la sua scomparsa ha suscitato preoccupazione tra i colleghi e i familiari. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze, consultando eventi registrati e cercando eventuali testimoni. La connessione tra l’aggressione di Nasr e la sparizione di Wijesuriyauna resta al centro dell’attenzione.

Il contesto delle ricerche e le strategie delle forze dell’ordine a milano nord

Sin dall’aggressione, le forze dell’ordine hanno incrementato i controlli nella zona nord di Milano, focalizzandosi su vie di comunicazione, aree verdi, e gli snodi fondamentali come le stazioni della metropolitana e la Stazione Centrale. Gli agenti stanno seguendo ogni possibile traccia di De Maria, convinti che la sua fuga, anche se ben armata di esperienza, possa essere interrotta presto.

Gli investigatori si servono delle telecamere a circuito chiuso, analizzano i flussi di persone e monitorano anche i dispositivi elettronici per risalire agli spostamenti di tutti coloro che potrebbero essere collegati a De Maria o Chamila. Nel frattempo sono stati coinvolti anche cani molecolari e unità specializzate per setacciare il parco Nord e i punti critici appena fuori città.

La collaborazione tra Carabinieri, Polizia e personale dell’ospedale Niguarda è continua, soprattutto per monitorare la situazione di Nasr e potenzialmente raccogliere sue dichiarazioni. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, dalle motivazioni personali o lavorative fino a dinamiche più intricate legate al passato di De Maria.

La città di Milano attende aggiornamenti mentre le ore passano senza indicazioni certe. Nel frattempo, le ricerche proseguono senza sosta, nell’attesa di nuove svolte che possano far luce sia sull’aggressione che sulla sparizione che incombe sul quartiere di via Napo Torriani e dintorni.