L’attenzione sull’indagine per l’omicidio di Chiara Poggi resta alta, con nuove verifiche in corso riguardo alla documentazione raccolta nella casa di Garlasco. Il consulente della difesa di Andrea Sempio, Luciano Garofano, ha rilasciato dichiarazioni importanti all’arrivo in questura per la seconda giornata dell’incidente probatorio, concentrandosi sulle analisi eseguite sui rifiuti trovati nell’abitazione.
Verifica formale della catena di custodia dei rifiuti sequestrati
Luciano Garofano ha posto l’accento sull’importanza di accertare la regolarità del sequestro della spazzatura rinvenuta sul luogo del delitto. Ha sottolineato la necessità di verificare che l’operazione sia stata condotta con un atto formale, a tutela della validità delle prove. Questa verifica è fondamentale per evitare che eventuali irregolarità possano compromettere l’intero procedimento investigativo.
Nel corso della seconda udienza dell’incidente probatorio, Garofano ha spiegato che nel caso in cui tutte le procedure risultino corrette, sarà possibile procedere con l’analisi dei residui contenuti nell’immondizia. Questo passaggio dovrà consentire di ottenere elementi probatori utili per la difesa, approfondendo il rapporto tra i materiali raccolti e la ricostruzione dei fatti avvenuti nella casa di Garlasco.
Analisi delle fascette paradesive e confronto con acetati
Un aspetto specifico dell’inchiesta riguarda le fascette para-adesive, oggetto di accertamenti tecnici da parte degli esperti. Il consulente Garofano ha precisato che dalle analisi effettuate emerge che non vi sono differenze sostanziali tra queste fascette e gli acetati utilizzati nel processo investigativo.
Ha aggiunto che in sede operativa le due tipologie di materiale venivano impiegate in modo intercambiabile a seconda della disponibilità, senza preferenze specifiche. Questo punto risponde ad alcune ipotesi emerse in precedenza, fornendo un chiarimento tecnico che potrebbe influire sulle valutazioni della difesa in relazione alla qualità delle prove raccolte.
Alta presenza mediatica durante le fasi dell’incidente probatorio
L’arrivo di Garofano in questura è stato seguito da un nutrito gruppo di giornalisti e cameraman, confermando l’interesse pubblico per ogni sviluppo che riguarda l’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. La copertura mediatica resta intensa anche in questa fase di acquisizione e verifica delle prove.
La presenza costante dei media testimonia la rilevanza di questo caso nel contesto giudiziario e sociale, e rende evidenti le pressioni sulle parti coinvolte. La documentazione e le dichiarazioni rilasciate in questi momenti assumono un’importanza significativa nel dirigere la narrazione pubblica e influenzare gli sviluppi successivi dell’inchiesta.