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Conferito incarico a esperti per accertamenti tecnici sulla morte di liliana resinovich a trieste

Incontro in procura a Trieste per l’indagine sulla morte di Liliana Resinovich, con la pm Ilaria Iozzi che coordina accertamenti tecnici da parte di esperti multidisciplinari.

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La procura di Trieste ha incaricato un team multidisciplinare di esperti di effettuare accertamenti tecnici irripetibili nell’indagine sulla morte di Liliana Resinovich, con l’obiettivo di chiarire nuovi elementi fondamentali. - Unita.tv

Oggi a trieste è stato convocato un incontro in procura per formalizzare un incarico importante nell’indagine sulla morte di liliana resinovich. La pm ilaria iozzi, responsabile del caso, ha affidato un supplemento di accertamenti tecnici a un gruppo di esperti di vari settori, con l’obiettivo di chiarire nuovi aspetti della vicenda.

Rilievo dell’indagine e ruolo della procura a trieste

Il caso di liliana resinovich ha suscitato attenzione mediatica e giudiziaria dal momento della sua scoperta, per le circostanze complesse che lo caratterizzano. La procura di trieste sta procedendo con cautela e rigore scientifico, chiedendo spesso approfondimenti e avvalendosi di consulenze specialistiche. L’incontro odierno conferma questa linea, evidenziando l’importanza di esaminare ogni elemento probatorio prima di procedere a eventuali sviluppi processuali.

Il ruolo della pm ilaria iozzi appare centrale nel coordinare tutte le attività investigative, garantendo che l’incarico ai tecnici avvenga nei tempi giusti e nel rispetto delle norme processuali. Questo passaggio può rappresentare una svolta investigativa o almeno un rafforzamento delle prove raccolte fino a ora.

L’attenzione dei media e degli osservatori rimane alta, in attesa di ulteriori riscontri che potranno emergere dalle analisi affidate al team scelto dalla procura triestina. Gli accertamenti medico-legali e genetici potranno offrire elementi decisivi per la definizione della posizione degli indagati e chiarire meglio le modalità della morte di liliana resinovich.

La presenza degli avvocati e la partecipazione dei consulenti di parte

All’incontro, oltre ai tecnici in presenza e da remoto, hanno partecipato anche i legali delle parti coinvolte nel procedimento. Erano presenti l’avvocata federica obizzi, che rappresenta veronica resinovich, nipote della vittima, e gli avvocati alice e paolo bevilacqua, difensori di sebastiano visintin, marito di liliana indagato per omicidio. La loro presenza sottolinea l’importanza dell’incarico affidato e la necessità che l’attività tecnica sia svolta con trasparenza.

Inoltre i consulenti di parte avranno la possibilità di assistere agli accertamenti, per garantire un confronto diretto e la verifica delle operazioni svolte dal team di esperti. Questo passaggio è fondamentale in un processo così delicato, poiché permette a ciascuna parte di verificare i risultati in tempo reale e intervenire se necessario.

L’incarico ai tecnici e la natura degli accertamenti richiesti

La procura ha scelto un team multidisciplinare composto da cristina cattaneo, nota antropologa forense, insieme a stefano tambuzzi, elena pilli, rosario casamassima e oscar ghizzoni. Questi professionisti dovranno affrontare accertamenti tecnici definiti “irripetibili”. Il mandato prevede una consulenza che integra la precedente attività della cattaneo, coinvolgendo analisi medico-legali, genetiche e merceologiche. Questi approfondimenti serviranno a integrare prove già raccolte, andando a verificare dettagli fondamentali per comprendere meglio le dinamiche della morte di liliana resinovich.

Gli accertamenti avranno un carattere inderogabile e potranno essere eseguiti solo una volta per la loro natura tecnica. Per questo motivo la procura ha deciso di coinvolgere un panel eterogeneo di esperti con competenze specifiche, in modo da coprire tutti gli aspetti che la vicenda richiede, dal punto di vista scientifico e investigativo.