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Conferenza a Roma per la ricostruzione dell’Ucraina: sostegno occidentale e nuovi impegni finanziari

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La conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina, tenutasi a Roma nel 2025, ha rappresentato un momento cruciale per ribadire l’appoggio politico e finanziario al paese invaso. Nonostante il cessate il fuoco rimanga lontano, i leader mondiali si sono riuniti per mostrare solidarietà a Kiev e discutere strategie concrete di sostegno economico e militare. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 5.000 delegati tra governi, organizzazioni internazionali e imprese.

Il ruolo di volodymyr zelensky in italia tra incontri istituzionali e vertici internazionali

Volodymyr Zelensky è arrivato in Italia con un’agenda fitta di appuntamenti simbolici e strategici. Prima della conferenza alla Nuvola dell’Eur, il presidente ucraino ha incontrato papa Francesco a Castel Gandolfo, sottolineando l’importanza del dialogo spirituale in tempi difficili. Successivamente si è recato dal presidente Sergio Mattarella che ha riaffermato “la ferma posizione” italiana a favore dell’Ucraina, evidenziando come la sicurezza di Kiev sia strettamente legata alla stabilità europea.

All’apertura della conferenza Zelensky è stato accolto dalla premier Giorgia Meloni con cui ha discusso le priorità del vertice romano. Durante lo stesso evento Zelensky ha preso parte da remoto ad una call insieme ai leader Emmanuel Macron dal Regno Unito ed al capo del Labour Keir Starmer per fare il punto sulle necessità militari urgenti dovute all’intensificarsi degli attacchi russi su tutto il territorio ucraino.

Partecipazione internazionale massiccia con focus su finanze ed economia

L’incontro romano ha visto una presenza senza precedenti: circa 100 delegazioni governative provenienti da tutto il mondo hanno affollato la capitale italiana insieme a 40 organizzazioni internazionali comprese le principali banche di sviluppo globale. Oltre 2.000 aziende hanno portato contributi concreti mentre più di 500 giornalisti hanno seguito i lavori articolati su quattro temi chiave: imprenditoria; aspetti umani; governance locale; riforme verso l’adesione all’Unione europea.

Tra gli ospiti figuravano figure politiche importanti come Ursula von der Leyen presidente della Commissione Ue, Friedrich Merz cancelliere tedesco e Donald Tusk primo ministro polacco che insieme ai leader italiani ed ucraini hanno aperto ufficialmente i lavori della due giorni romana dedicata alla rinascita post-bellica dell’Ucraina.

Impegni finanziari annunciati per sostenere la ripresa post-bellica

Uno degli obiettivi principali era superare o almeno pareggiare gli oltre sedici miliardi raccolti nella precedente conferenza tedesca del 2024 destinati alla ricostruzione ucraina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un intervento alla Camera dei deputati aveva anticipato un nuovo fondo Simest da trecento milioni destinato alle piccole-medie imprese italiane coinvolte nei progetti sul campo in Ucraina.

Tajani ha definito questo sostegno non solo un dovere morale ma anche una opportunità concreta per creare nuove relazioni economiche durature tra Italia ed Ucraina nel processo complesso ma necessario della ricostruzione infrastrutturale ed industriale dopo anni di conflitto devastante sul territorio nazionale ucraino.

Discussioni sul supporto militare europeo e americano all’ucraina

Il tema più delicato affrontato nelle sale della Nuvola riguarda però gli aiuti militari necessari ad arginare le offensive russe sempre più pesanti soprattutto nelle regioni orientali ucraine. L’Unione europea sta valutando l’istituzione di un fondo straordinario da cento miliardi euro dedicati proprio al sostegno bellico diretto verso Kiev; questa proposta potrebbe essere inserita nel prossimo bilancio settennale comunitario.

Nel frattempo permangono tensioni politiche riguardo alle forniture specifiche come i missili Taurus richiesti dall’Ucraina ma bloccati dalla Germania che però sta considerando acquisti aggiuntivi dei sistemi Patriot dagli Stati Uniti. A Washington invece si attendono segnali concreti sulla ripresa delle consegne militari dopo lo stop imposto dall’ex presidente Donald Trump, recentemente tornato sulle sue posizioni dichiarando che ogni decisione sarà valutata attentamente vista anche l’elevata spesa richiesta dai sistemi difensivi avanzati richiesti da Kiev.

La novità significativa è stata la partecipazione diretta dall’Italia del generale Keith Kellogg inviato Usa specializzato nella gestione delle relazioni con Kiev, segnale chiaro che Washington potrebbe rafforzare ulteriormente l’impegno diretto nella coalizione internazionale pronta a sostenere militarmente l’Ucraina contro Mosca.

Attenzione puntata sulla call dei volenterosi guidata dall’occidente

La cosiddetta “call dei volenterosi” rappresenta uno snodo fondamentale dove si confrontano i paesi occidentali impegnandosi formalmente sui prossimi passi nell’assistenza politica, economica, umanitaria ma soprattutto militare. Per molto tempo divergenze interne avevano rallentato decisioni condivise soprattutto sull’invio diretto o meno di truppe americane o garanzie difensive forti. La presenza nuova negli incontri romani proprio del generale Kellogg sembra indicare una possibile svolta verso maggiore coordinamento operativo fra alleati.

Questo incontro assume quindi grande rilevanza perché arriva in uno scenario ancora incerto dove ogni mossa politica può influire direttamente sull’equilibrio regionale europeo. Il mondo osserva Roma mentre cerca soluzioni concrete capaci non solo d’aiutare materialmente Kiev ma anche mantenere stabile tutta quest’area geopolitica così delicata dopo anni d’instabilità crescente provocate dalla guerra scatenatasi nel febbraio 2022.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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