Il tribunale di Treviso ha emesso la sentenza definitiva contro Bujar Fandaj, artigiano quarantenne di Altivole, ritenuto responsabile dell’omicidio di Vanessa Ballan. La giovane donna, 26 anni e madre di un bambino piccolo, è stata uccisa lo scorso dicembre in circostanze che hanno scosso la comunità locale. Il caso ha coinvolto anche accuse precedenti legate a stalking e revenge porn.
Il delitto avvenuto il 19 dicembre 2023 a riese pio x
Vanessa Ballan è stata trovata senza vita nella sua abitazione a Riese Pio X da parte del compagno al suo ritorno a casa. Il corpo presentava numerose ferite da arma da taglio che hanno subito fatto pensare ad un’aggressione violenta e mirata. L’intervento dei carabinieri ha portato rapidamente all’identificazione del presunto colpevole: Bujar Fandaj.
La vittima aveva interrotto la relazione con lui qualche mese prima, nell’estate dello stesso anno. Secondo gli inquirenti questa rottura sarebbe stata alla base della furia omicida dell’uomo che non avrebbe accettato la fine della loro storia sentimentale.
Le accuse precedenti: stalking e revenge porn
Prima dell’episodio fatale erano già emersi comportamenti persecutori da parte di Fandaj nei confronti di Vanessa Ballan. L’uomo era stato denunciato per stalking dopo aver inviato immagini intime della donna al compagno attuale della stessa tramite messaggi telefonici.
Questi atti avevano causato notevoli tensioni tra le parti coinvolte e avevano portato ad un intervento giudiziario volto a fermare gli abusi digitali e psicologici subiti dalla vittima. Tuttavia tali misure non sono riuscite ad evitare l’escalation verso il crimine più grave.
Dinamica dell’aggressione e arresto immediato
La sera del 19 dicembre Bujar Fandaj si sarebbe introdotto nell’abitazione forzando una porta finestra con l’intento dichiarato dagli investigatori di punire Vanessa per la fine della loro relazione. Una volta dentro ha colpito ripetutamente con un coltello otto volte la giovane donna causando ferite mortali.
Dopo aver commesso il fatto si è allontanato cercando probabilmente una via d’uscita dal paese ma i carabinieri lo hanno rintracciato poche ore dopo presso la sua abitazione ad Altivole dove è stato arrestato senza opporre resistenza significativa.
Processo e condanna definitiva alla pena dell’ergastolo
Il procedimento giudiziario davanti alla Corte d’assise si è concluso oggi con una sentenza severa: ergastolo per Bujar Fandaj riconosciuto colpevole oltre ogni ragionevole dubbio dell’assassinio volontario aggravato dalla premeditazione.
Durante l’interrogatorio iniziale aveva ammesso le proprie responsabilità ma poi aveva tentato di negare che l’atto fosse stato pianificato in anticipo; tuttavia le prove raccolte durante le indagini hanno dimostrato chiaramente come fosse intenzionato a commettere quel gesto estremo contro Vanessa Ballan.
La vicenda lascia dietro sé una scia dolorosa nella piccola comunità trevigiana dove viveva la vittima insieme al suo bambino piccolo ed evidenzia ancora una volta i rischi legati alle violenze nelle relazioni personali interrotte male o mal gestite dalle autorità competenti.