
Il Comune di Milano, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno rinnovato un protocollo triennale per intensificare i controlli fiscali e catastali, con l’obiettivo di contrastare l’evasione e migliorare il recupero delle imposte comunali. - Unita.tv
Il Comune di milano, l’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno siglato un nuovo protocollo d’intesa per rilanciare la lotta contro l’evasione fiscale. Questa collaborazione, che dura tre anni, punta a rafforzare i controlli tributari e catastali con un’attenzione particolare alle imposte di competenza comunale. L’accordo aggiorna lo schema di lavoro già in vigore dal 2010, con l’obiettivo di ottenere risultati più concreti sul recupero di somme non versate al fisco.
Il valore dell’intesa tra gli enti pubblici per contrastare l’evasione fiscale
Il patto firmato il 25 aprile 2025 tra il Comune di milano, l’Agenzia delle entrate con il direttore Vincenzo Carbone, e la Guardia di finanza guidata dal generale Paolo Compagnone segna una tappa importante nella sinergia tra autorità che si occupano di controllo fiscale. Questa collaborazione esiste dal 2010, ma con il nuovo accordo viene aggiornata e ampliata per rendere più efficace il contrasto all’evasione, concentrandosi su nuove categorie di soggetti e tipologie di operazioni. Il Comune apporta informazioni dettagliate dal proprio patrimonio dati per identificare comportamenti sospetti o tentativi di elusione tributaria.
Un approccio combinato per il controllo fiscale
L’approccio combinato aumenta la capacità di verificare la correttezza delle dichiarazioni fiscali e catastali. In particolare, si punta ad ampliare le verifiche più mirate, andando a controllare casi specifici che in passato potevano sfuggire. Questo sistema integrato permette di fare una selezione più precisa degli obiettivi di indagine. Non a caso, si concedono risorse e strumenti per gestire un flusso continuo di segnalazioni e dati tra i tre enti, potenziando il controllo sul territorio milanese.
Modalità operative e struttura del nuovo protocollo
Il protocollo, valido fino al 2028, prevede l’istituzione di tavoli tecnici tra le parti coinvolte. Questi incontri periodici servono a definire quali aree sottoporre a indagine e a verificare i risultati ottenuti con i controlli fiscali e catastali. I tavoli analizzano i numeri del recupero di gettito e la qualità delle informazioni fornite dal Comune, dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di finanza. Attraverso questo scambio, si valuta anche l’adeguatezza delle agevolazioni concesse e si verifica che i servizi comunali arrivino solo a chi ne ha diritto.
Formazione e approfondimento delle competenze
L’accordo amplia la formazione e l’esperienza dei funzionari impegnati nelle verifiche. Le attività di controllo riguardano soggetti che spesso operano in settori a maggior rischio evasione, oppure effettuano operazioni complesse dal punto di vista tributario. La monitoraggio include anche fenomeni emergenti di frode fiscale, con l’intenzione di anticipare le mosse degli evasori. La collaborazione prevede inoltre la condivisione di dati catastali aggiornati, utili per individuare discordanze o irregolarità nelle definizioni degli immobili e le relative imposte.
L’obiettivo del Comune di milano e delle autorità fiscali
Con questo protocollo, Palazzo Marino dimostra un impegno costante nel perseguire l’equità fiscale all’interno del proprio territorio. L’attenzione sugli introiti comunali, dagli IMU alla tassa rifiuti, è al centro di questa strategia. Recuperare somme non versate permette non solo di compensare perdite finanziarie, ma anche di ristabilire condizioni di giustizia fiscale tra cittadini e imprese.
Sinergia tra autorità per efficacia delle azioni
La presenza coordinata della Guardia di finanza fa sì che le indagini paghino anche sul piano penale per i casi di evasione grave. L’Agenzia delle entrate apporta competenze tecniche e risorse per incrociare dati complessi, mentre il Comune assicura l’accesso a database aggiornati e informazioni sugli utenti. Questa sinergia punta a prevenire comportamenti irregolari, sostenendo il rispetto delle norme fiscali, e a migliorare la risposta nelle operazioni di controllo.
Le attività di controllo dovrebbero intensificarsi nel corso dei prossimi mesi, anche grazie a nuovi strumenti digitali che facilitano lo scambio di dati e la coordinazione fra i tre enti. Questo approccio mira a ridurre le possibilità di evasione, soprattutto in un contesto urbano come milano, dove la complessità delle operazioni commerciali e immobiliari richiede una rete di vigilanza più fitta.