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Competenze in italiano e matematica alla fine delle medie: divari marcati tra centro-nord e sud italia

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Il rapporto Invalsi 2025 mette in luce differenze significative nelle competenze degli studenti italiani al termine della scuola media. Mentre nel Centro-Nord la maggioranza degli allievi raggiunge livelli almeno adeguati in italiano e matematica, nel Mezzogiorno la situazione appare più critica. Questo fenomeno interessa soprattutto Calabria, Sicilia e Sardegna, dove meno della metà dei ragazzi mostra preparazione sufficiente per affrontare il percorso delle scuole superiori.

Competenze di italiano alla fine del primo ciclo: un divario territoriale evidente

I dati raccolti dall’Invalsi evidenziano che circa il 62% degli studenti del Centro-Nord supera la soglia minima di competenza in italiano al termine della scuola media. Nel Mezzogiorno invece questa percentuale cala drasticamente, con un numero molto inferiore di allievi che riesce a dimostrare una preparazione adeguata. Nelle regioni meridionali come Calabria, Sicilia e Sardegna meno della metà dei ragazzi raggiunge questo standard.

Questa disparità indica difficoltà profonde legate ai contesti educativi locali ma anche a fattori sociali ed economici che influenzano l’apprendimento linguistico. La capacità di comprendere testi scritti, analizzare contenuti complessi e produrre testi coerenti è fondamentale per continuare gli studi con successo nelle scuole superiori. Il gap rilevato rischia quindi di compromettere le possibilità future degli studenti meridionali.

Cause della disparità in italiano

Le cause possono essere molteplici: carenza di risorse didattiche specifiche, mancanza di formazione continua per gli insegnanti o condizioni familiari svantaggiate che limitano l’esposizione alla lingua italiana fuori dalla scuola. Questi elementi contribuiscono a creare un quadro disomogeneo nella preparazione linguistica tra nord e sud Italia.

Matematica al sud: meno del 40% con risultati adeguati

Anche i risultati in matematica confermano una situazione problematica nelle regioni meridionali italiane dopo il primo ciclo d’istruzione. Nel Centro-Nord quasi due terzi degli studenti mostrano competenze sufficienti nei numeri, calcoli e ragionamenti matematici richiesti dalla fine delle medie.

Al Sud invece solo quattro su dieci superano questa soglia minima secondo i dati Invalsi presentati nel 2025. Questa percentuale così bassa indica una difficoltà diffusa nell’acquisire abilità fondamentali come il calcolo aritmetico corretto, l’interpretazione dei problemi matematici o l’applicazione delle formule base.

Effetti della carenza di competenze matematiche

La mancanza di basi solide nella matematica può avere effetti negativi sul percorso scolastico successivo perché limita la comprensione delle materie scientifiche più complesse alle superiori ma anche lo sviluppo del pensiero logico-critico necessario nella vita quotidiana.

Le cause sono probabilmente simili a quelle riscontrate nell’ambito dell’italiano: scarsa disponibilità di materiali didattici aggiornati o metodologie poco efficaci insieme ad ambienti familiari non sempre stimolanti dal punto di vista formativo contribuiscono a questi risultati insufficienti nelle regioni meridionali italiane.

Impatto sulle prospettive scolastiche dopo le medie

Il fatto che molti studenti del Sud Italia arrivino alle scuole superiori senza aver consolidato le basi linguistiche e matematiche pone sfide importanti sia per loro sia per gli istituti scolastici coinvolti nel proseguimento dell’istruzione secondaria superiore.

Gli insegnanti si trovano spesso davanti classi con livelli molto eterogenei dove buona parte dei ragazzi necessita ancora di recupero su argomenti considerati fondamentali già alle medie inferiori. Questo rallenta l’intero programma didattico ed espone questi giovani al rischio concreto dell’abbandono scolastico precoce o dell’insuccesso formativo negli anni successivi.

Nel lungo periodo queste differenze territoriali possono contribuire ad amplificare disparità sociali ed economiche già presenti, limitando opportunità lavorative future soprattutto nei territori più svantaggiati.

L’indagine Invalsi rappresenta quindi uno strumento importante per individuare aree critiche su cui concentrare interventi mirati da parte delle autorità educative regionali e nazionali. Solo affrontando concretamente queste lacune sarà possibile garantire maggiore equità educativa tra nord, centro, sud Italia.

Written by
Giulia Rinaldi

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