La squadra mobile della questura di Como ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Monza nei confronti di un uomo di 56 anni residente a Mozzate. Il provvedimento segue una vicenda risalente a oltre 12 anni fa, quando l’uomo si era rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro durante un controllo di polizia in provincia di Milano.
Il rifiuto al test dell’etilometro e il fermo del 2013
Il 13 gennaio 2013, l’uomo era stato fermato per un controllo stradale nella provincia di Milano. Durante le verifiche, gli agenti avevano chiesto al conducente di sottoporsi al test per misurare il livello di alcolemia, ma lui aveva rifiutato. Il rifiuto al test etilometrico rappresenta un reato previsto dal codice della strada, con conseguenze legali che possono includere sanzioni pecuniarie e penali.
Dopo il rifiuto, la vicenda si era protratta nei mesi successivi con le indagini e il procedimento giudiziario coordinato dalla procura di Monza. L’uomo era stato condannato a un anno di reclusione e a un’ammenda di 2.500 euro. Tuttavia, la sentenza è diventata esecutiva solo dopo un lungo iter burocratico e legale, culminato con l’ordine di carcerazione emesso nel 2025.
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L’arresto a Mozzate e il trasferimento al carcere del Bassone
Questa mattina, la squadra mobile della questura di Como ha eseguito l’arresto a Mozzate, dove vive l’uomo. Gli agenti hanno notificato il provvedimento restrittivo emesso dalla procura di Monza e hanno quindi accompagnato il 56enne presso il carcere del Bassone, struttura penitenziaria situata nella città di Como.
La pena da scontare corrisponde a nove mesi di detenzione e a un’ammenda di 2.500 euro, che dovrà essere versata secondo le modalità indicate dalla giustizia. Il carcere del Bassone accoglie detenuti riguardo a varie tipologie di reati e si occupa anche di gestire la sicurezza interna e i programmi di recupero.
Implicazioni legali del rifiuto al test etilometro in italia
Il rifiuto di sottoporsi al test per l’alcol nel sangue è considerato un illecito grave. La legge italiana prevede non solo multe elevate, ma anche la possibilità di arresto e la sospensione della patente di guida. Nel caso specifico, il mancato rispetto dell’ordine di sottoporsi al test ha causato una condanna penale, diventata esecutiva dopo oltre un decennio.
Le forze dell’ordine effettuano controlli di questo tipo per prevenire incidenti stradali causati da guida in stato di ebbrezza. La normativa tutela la sicurezza sulle strade e mira a evitare casi di guida pericolosa. Il mancato rispetto delle regole si riflette quindi in sanzioni dure per chi decide di non collaborare con le autorità .
La vicenda di Mozzate ripropone l’importanza di rispettare le prescrizioni durante i controlli di polizia, ricordando che ciò che a prima vista può apparire un semplice rifiuto può tradursi in provvedimenti giudiziari anche molto rigorosi con conseguenze sulla libertà personale.