L’ondata di calore che sta investendo firenze proseguirà almeno fino al 28 giugno, secondo quanto indicato in una nota ufficiale di palazzo vecchio. Le previsioni, basate su dati del dipartimento di epidemiologia Ssr della regione lazio, segnalano temperature massime percepite particolarmente elevate nei prossimi giorni.
Le previsioni meteo e il bollettino ufficiale sul caldo a firenze
Il dipartimento di epidemiologia Ssr regione lazio ha diffuso un bollettino in cui si conferma l’allerta per il caldo intenso sulla città di firenze. Per oggi e domani è prevista una temperatura massima percepita intorno ai 37 gradi, mentre sabato la colonnina salirà fino a toccare i 38 gradi. Questi valori rappresentano un livello significativo di disagio termico per la popolazione locale.
Palazzo vecchio ha quindi esteso il codice rosso relativo alle condizioni climatiche avverse almeno fino alla fine del mese corrente. L’allerta mira ad informare cittadini e autorità sulle precauzioni da adottare per evitare problemi legati al calore eccessivo, soprattutto tra anziani e soggetti fragili.
Le temperature elevate potrebbero causare effetti negativi sulla salute pubblica oltre che su servizi urbani essenziali come quelli sanitari o dei trasporti. La comunicazione istituzionale sottolinea la necessità di seguire le raccomandazioni fornite dagli enti competenti durante questo periodo critico.
I dati rilevati dalle stazioni meteo locali: record giornaliero raggiunto
Ieri pomeriggio alla stazione meteorologica situata presso l’orto botanico di firenze è stato registrato un picco termico significativo: alle ore 15:45 sono stati rilevati ben 36,3 gradi centigradi come temperatura dell’aria. Si tratta del valore più alto misurato nella giornata che conferma l’intensità dell’ondata calda attuale.
Nelle prime ore della mattina odierna invece, sempre presso lo stesso punto rilevamento, la temperatura era già piuttosto elevata attestandosi sui 30,4 gradi alle ore 9:30 circa. Questi numeri indicano come le notti non offrano sollievo sufficiente dal caldo opprimente accumulatosi durante il giorno precedente.
I dati raccolti dalle centraline meteorologiche sono fondamentali per monitorare costantemente lo sviluppo delle condizioni climatiche avverse nel territorio fiorentino. Essi permettono inoltre agli enti pubblici di aggiornare tempestivamente le allerte rivolte alla cittadinanza e predisporre eventuali interventi urgenti nei casi più critici.
Impatti sociali ed economici dell’ondata di calore sulla città
L’allarme caldo prolungato produce effetti concreti sul funzionamento quotidiano della città sotto diversi aspetti pratici. Il disagio provocato dal clima torrido condiziona gli spostamenti urbani con possibili rallentamenti nei trasporti pubblici dovuti anche all’aumento dei guasti tecnici legati alle alte temperature.
Inoltre si registra una maggiore affluenza nelle strutture sanitarie dedicate ai soccorsi d’urgenza soprattutto per problemi respiratori o colpi di calore tra persone vulnerabili come anziani o bambini piccoli. Le autorità locali invitano pertanto i cittadini a limitare attività fisiche intense durante le ore più calde della giornata ed evitare esposizioni dirette al sole senza protezione adeguata.
Anche alcune categorie lavorative risentono direttamente delle condizioni ambientali difficili; operai all’aperto o personale addetto ai servizi esterni devono osservare pause frequenti per prevenire malori causati dalla fatica combinata con l’eccesso termico. La situazione mette inoltre sotto pressione infrastrutture quali reti elettriche ed idriche chiamate ad assicurare continuità nonostante consumi aumentati dovuti all’uso intensivo dei condizionatori d’aria domestici e commerciali.
Gli esperti raccomandano attenzione particolare anche verso animali domestici lasciati spesso senza acqua fresca o riparo nelle abitazioni esposte al sole diretto. L’informazione puntuale resta uno strumento indispensabile affinché ogni cittadino possa gestire responsabilmente questa fase critica dettata dal clima anomalo registrato nell’estate fiorentina del 2025.
