Coca-Cola HBC Italia ha previsto investimenti superiori ai 90 milioni di euro per l’anno 2025, destinati a progetti di sostenibilità, innovazione e ammodernamento delle sei stabilimenti italiani. Questi interventi rientrano in un percorso che ha portato il gruppo a essere riconosciuto come la compagnia di bevande più sostenibile al mondo secondo il Dow Jones Best-in-Class 2024. Il riconoscimento rappresenta il nono primo posto ottenuto e il quattordicesimo anno consecutivo nella top list della classifica.
Investimenti mirati per rinnovare le fabbriche italiane
Nel dettaglio, l’ammontare di oltre 90 milioni di euro sarà allocato per aggiornare e migliorare le infrastrutture produttive di Coca-Cola HBC Italia. Le risorse puntano a modernizzare gli impianti nelle sei sedi italiane, introducendo tecnologie avanzate per aumentare l’efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale. L’obiettivo è trasformare i plant secondo standard più sostenibili, concentrandosi su processi meno energivori e con emissioni ridotte.
Sistemi di controllo e innovazioni ambientali
I lavori prevedono l’adozione di sistemi di controllo avanzati e l’inserimento di innovazioni per la gestione dei rifiuti e l’ottimizzazione del consumo di acqua. Questa strategia punta anche a migliorare la sicurezza degli ambienti di lavoro e a consolidare la qualità del prodotto finale. Gli aggiornamenti contribuiscono a rafforzare la posizione di Coca-Cola HBC come uno dei principali attori del settore, capace di integrare sostenibilità e sviluppo produttivo.
Il primato di sostenibilità secondo il dow jones
Il riconoscimento come azienda di bevande più sostenibile al mondo, assegnato dal Dow Jones Best-in-Class 2024, conferma il percorso consolidato da Coca-Cola HBC a livello globale. Questo premio si basa su valutazioni di parametri ambientali, sociali e di governance , che misurano il comportamento dell’azienda nella gestione delle risorse e nella responsabilità sociale.
Il gruppo ha ottenuto la prima posizione per il nono anno, mantenendosi nella top list per quattordici anni consecutivi. Ciò dimostra come l’attenzione alla sostenibilità non sia un elemento episodico ma parte integrante della cultura d’impresa. La visibilità internazionale di questo riconoscimento rafforza l’immagine di Coca-Cola sia sul mercato internazionale sia in Italia, dove dal 1925 svolge attività industriale.
Focus sulla reputazione internazionale
Il premio sottolinea l’importanza di adottare pratiche sostenibili che siano riconosciute a livello globale, valorizzando la presenza storica e attiva di Coca-Cola HBC Italia nel settore.
La strategia di sostenibilità di coca-cola hbc italia
La politica di sostenibilità del gruppo italiano parte da lontano: Coca-Cola HBC Italia infatti ha adottato per prima il Rapporto di Sostenibilità nel 2004. Giangiacomo Pierini, direttore corporate affairs & sustainability, spiega che la crescita si lega a una strategia che abbraccia sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questi tre aspetti costituiscono il fulcro delle politiche aziendali.
Il gruppo punta a sviluppare i siti produttivi per garantire il rispetto ambientale, favorire lo sviluppo della comunità locale e mantenere competitività sul mercato. Con quasi un secolo di presenza in Italia, Coca-Cola HBC si presenta come parte integrante della tessuto economico e sociale nazionale. Dal 2010 il gruppo ha investito più di mezzo miliardo di euro nell’innovazione sostenibile, sottolineando la continuità di questi interventi.
Investimenti e priorità operative
Gli investimenti includono progetti per ridurre emissioni di gas serra, ampliare il riciclo dei materiali e migliorare il benessere dei lavoratori. La sostenibilità, quindi, non è solo un obbligo formale ma una priorità concreta che si traduce in scelte operative e nuovi standard industriali. Il gruppo miscela così sviluppo economico e rispetto dell’ambiente in un’unica strategia.
In Italia, Coca-Cola HBC rappresenta uno dei maggiori investitori nel campo dell’industria delle bevande e della sostenibilità, offrendo stabilità occupazionale e contribuendo allo sviluppo delle aree in cui opera. Lo scenario delineato conferma come politiche sostenibili possano convivere con processi produttivi moderni e competitivi.